Steve Madden: trimestre “secondo previsioni”, ma di “grandi preoccupazioni”: sotto osservazione Payless e gli stock

Steve Madden in linea con le previsioni nel terzo trimestre 2017, ma per il futuro pesa l’incertezza generata dalla collaborazione col retailer Payless Shoe Source. Nel trimestre luglio-settembre 2017, le vendite nette del gruppo calzaturiero USA sono cresciute dell’8% a 441,2 milioni di dollari (379 milioni di euro), mentre i profitti sono stati di 44,2 milioni di dollari rispetto ai 43,8 dello stesso trimestre del 2016 (38 contro 37,6 mln di euro). Il segmento che genera maggior fatturato, il wholesale, ha registrato un aumento delle vendite dell’8,7%. Aumento che ha compensato la debolezza degli accessori, sia all’ingrosso che al dettaglio. Escludendo i risultati di Schwartz&Benjamin, brand calzaturiero recentemente acquisito, le vendite nette sono aumentate dell’1,6%. Il vero fronte critico, però, è un altro. Steve Madden produce scarpe per Payless Shoe Source e le grosse difficoltà del retailer Usa, con la chiusura di 900 negozi, pesano sul gruppo. Il CEO Ed Rosenfeld, però, mantiene invariate le prospettive per il 2017, pur esibendo la dovuta cautela “per un ambiente retail molto impegnativo che ci impone un approccio prudente. Monitoriamo con i nostri rivenditori all’ingrosso i livelli di magazzino”. (mv)

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