Sudafrica, filiera pelle alla riscossa: il governo investe nel progetto di “creare 60.000 posti di lavoro”

Il governo sudafricano sta mettendo a punto un piano per lo sviluppo del settore abbigliamento, calzatura e pelletteria. Obiettivo: “Creare 60.000 posti di lavoro e far sì che la filiera diventi molto più competitiva”. Ad annunciarlo è stato Bulelani Magwanishe, il viceministro dell’Industria, in occasione dell’inaugurazione del nuovo stabilimento Africa Bespoke Apparel (ABA) a Verulam. ABA è la prima azienda a beneficiare dei contributi volti ad incrementare il lavoro dei cittadini di colore nell’ambito del programma Black Industrialists. La fabbrica, operante nel settore tessile, abbigliamento e calzature, occuperà 450 persone entro 4 mesi dall’inizio dell’attività. Sihle Zikalala, politico responsabile dello sviluppo della regione, ha puntualizzato come in passato il settore tessile abbigliamento e calzature è stato messo sotto pressione dalla concorrenza internazionale che ha causato perdite di posti di lavoro e ha valutato positivamente la volontà del governo di ricostruire la capacità produttiva nel settore. Un obiettivo che il Sudafrica sta perseguendo da anni con buoni risultati. Nel 2009 la produzione locale era di 18 milioni di paia che nel 2017 sono arrivate a 75 milioni con obiettivo di arrivare a 100 quest’anno. Secondo un recente rapporto di B&M Analysts, il settore calzaturiero del Paese impiega oltre 10.000 persone, con la capacità di offrire molti più posti di lavoro se i rivenditori si impegnassero di più ad acquistare scarpe da aziende produttrici locali anziché importarle. (mv)

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