Scarosso sale sui tacchi con Brian Atwood. Il marchio prosegue nelle collaborazioni con gli stilisti. Dopo Paula Cademartori e Nick Wooster, Scarosso rilancia e torna a cooptare nel suo progetto Atwood. Il brand tedesco produce il 90% dei suoi modelli nelle Marche e vende solo online.
Filosofia made in Italy
Scarosso nasce in Germania con la linea maschile, per poi puntare sulla donna che oggi rappresenta circa il 30-40% del suo export (destinazioni: Germania, Austria, Svizzera, Francia e Inghilterra), dove spicca la crescita a doppia cifra registrata nell’ultimo anno negli USA. Il suo modello di business è piuttosto semplice: “Offrire una scarpa tutta made in Italy (il 90% realizzata nelle Marche e il resto in base al prodotto e alle competenze richieste) a un prezzo competitivo (tra 200 e 300 euro, con eccezione degli stivali speciali di Atwood) afferma il manager Gaetano D’Angiulli al Corriere della Sera. E la filosofia commerciale di 10 anni fa non è cambiata: si vende online.
Scarosso rilancia con Atwood
È Brian Atwood a disegnare la prima collezione con i tacchi by Scarosso. “Abbiamo analizzato il mercato – spiega D’Angiulli: ovunque si registra una forte voglia di tornare sui tacchi. Cominciamo con 85 mm così le donne hanno il tempo per riabituarsi”. La collezione si compone di 5 modelli: pump, decolleté, overknee con tacco a spillo, plateau, ankle-boot sono realizzati con pellami effetto specchio (oro, argento, rosso e fucsia) e anche nappa, camoscio e animalier.
L’assoluta novità dei tacchi
“Mi hanno chiesto di sviluppare una collezione di tacchi alti e stivali che rappresenta un’assoluta novità per il brand” è il commento del designer statunitense. “Per me – prosegue Atwood – l’obiettivo era quello di creare modelli classici che dovrebbero essere un punto fermo nel guardaroba di ogni donna. Credo sia una grande opportunità per Scarosso di entrare anche in questo segmento di mercato”. (mv)
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