Non ha sentito la crisi il produttore di calzature spagnolo che dallo scorso anno è cresciuto del 6,5% con un fatturato che ha raggiunto i 963 milioni di euro nel 2014, contro i 904 milioni di euro dell’esercizio precedente. Nel 2013, la crescita di Tempe era stata del 3,37%, per una produzione di 58 milioni di paia di scarpe. Tempe produce scarpe per le otto insegne del gruppo Inditex, che conta più di 6.683 negozi in 88 nazioni. Le cifre attuali di Tempe sono quasi raddoppiate rispetto a quelle di prima della crisi iniziata nel 2007, anno nel quale il giro d’affari dell’azienda era stato di 483 milioni di euro, per una produzione di 32 milioni di paia di calzature. Mantenendo questo ritmo di crescita, l’azienda potrebbe superare il miliardo di ricavi nel 2015. Nata nel 1989, Tempe ha sede a Elche in uno stabilimento di 180.000 metri quadrati. La sua prima collezione è stata confezionata per Zara nel 1990 e oggi il gruppo di Amancio Ortega ne è proprietario al 50%. Nessun altra società di calzature spagnola si avvicina alla grandezza raggiunta da Tempe. Uno dei nomi più noti, la Camper di Maiorca (della famiglia Fluxa), fattura 200 milioni di euro. Stuart Weitzman, brand specializzato nelle calzature di lusso da donna, riesce a raggiungere un fatturato annuo di 1.400 milioni di euro, ma il suo capitale è straniero, soprattutto americano, e appartiene al gruppo di Coach. Invece Tempe è ancora in mani nazionali: il 50 % è di proprietà di Inditex e l’altra metà appartiene all’imprenditore di Alicante e fondatore della società, Vicente García Torres. (mvg)
Tempe (Inditex): vendite +6,5% nel 2014
