UITIC, la calzatura portoghese non ha tempo da perdere: nuove strutture, nuove tecnologie per continuare a crescere

Ci sono due strade per aumentare la produzione: una passa dalle dimensioni dell’azienda, l’altra dall’efficienza del processo. Il gruppo portoghese della calzatura Kyaia intende percorrerle entrambe. Già forte di un giro d’affari di 60 milioni di euro circa annui, di una forza lavoro di 600 addetti e di una capacità di circa 4500 paia al giorno, l’holding (che produce e distribuisce più brand, tra cui Foreva e Fly London) lavora per la costruzione di nuovi padiglioni che aggiungeranno agli attuali 8.000 metri quadri di estensione dell’azienda altri 6.000 metri quadri. Non solo. Perché il gruppo lusitano, che nel 2012 ha fondato la divisione Kyaia SI per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche, lavora con alcuni partner al progetto HSSF (High Speed Shoe Factory), la definizione di un processo che permetta in 24 ore la produzione e la finalizzazione di un paio di calzature. Quella del gruppo Kyaia è una delle testimonianze della stagione felice della calzatura portoghese, padrona di casa della 20esima edizione del congresso UITIC. Lo stesso obiettivo di crescita con metodi similari si pone un altro gruppo della scarpa lusitana. AMF grazie a 137 dipendenti garantisce oggi una produzione di circa 3-4.000 paia al giorno di calzature di sicurezza. Grazie a un macchinario Desma a 24 postazioni ha innovato il processo di iniezione della suola. Per il 2019 è attesa l’inaugurazione di un nuovo stabilimento, sviluppato intorno a un nuovo concept di fabbrica. Quale? AMF lo spiegherà durante UITIC (16-18 maggio). E noi ve lo racconteremo.

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