Nel mercato statunitense sale in media il prezzo delle scarpe. Questo in prima battuta è positivo per i fatturati delle aziende. Ma nel medio termine porta con sé la minaccia dell’inflazione. Il 2021 è stato un anno record, scrive FDRA (Footwear Distributors and Retailers of America): i consumatori hanno speso oltre 100 miliardi di dollari. Significa il +23% rispetto al 2020. Ma secondo le previsioni le vendite rallenteranno la corsa. A preoccupare è l’inflazione: FDRA chiede al Governo di eliminare le tariffe per controbilanciarne l’effetto.
Sale il prezzo delle scarpe
Secondo il rapporto “Future of Footwear” di The NPD Group, riporta Footwear News, i prezzi delle calzature continueranno a crescere fino al 2024. Le vendite, dopo un 2021 da record, invece si stabilizzeranno su un volume leggermente al di sotto dei livelli del 2019. Uno dei fattori determinanti dell’ascesa del 2021 è il minor ricorso a vendite promozionali o sconti a causa della carenza di paia. Dovuta a sua volta alle difficoltà nella supply chain.
Sale pure troppo
A gennaio il cartellino di un paio di scarpe è salito negli States del 6% rispetto a gennaio 2021, sostiene FDRA. Se il trend proseguisse ancora, la capacità di spesa delle famiglie americane ne uscirebbe danneggiata. Per questo FDRA ha inviato il primo marzo una lettera aperta al presidente Biden, dove chiede l’eliminazione dei dazi da scarpe e altri beni di consumo fino al Labor Day 2022 (5 settembre), così da “attaccare veramente l’inflazione con successo”. “Sono necessari passi coraggiosi per aiutare le famiglie americane – scrive il presidente di FDRA, Matt Priest – prima che la stagflazione prenda piede”. Sempre secondo FDRA, questi dazi, che possono arrivare fino al 48% su alcuni modelli di scarpe, provocano massicci aumenti di prezzo al dettaglio. (mv)
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