USA: la scarpa perde 100.000 addetti, FDRA chiede aiuto a Trump

USA: la scarpa perde 100.000 addetti, FDRA chiede aiuto a Trump

Le vendite diminuiscono. La produzione cala. La disoccupazione cresce e gli imprenditori calzaturieri chiedono aiuto a Trump. La pandemia sta incidendo negativamente sul settore della scarpa a stelle e strisce che prevede per il 2020 un calo delle vendite tra il 20 e il 40%.

Il calo delle vendite

Secondo NPD, ad aprile, le vendite di calzature negli Stati Uniti hanno raggiunto un valore di 1,2 miliardi di dollari, in calo del 56% rispetto allo stesso mese del 2019. Come riporta Footwear News, Beth Goldstein (analista NPD specializzata in calzature e accessori) sostiene che “le vendite di calzature fashion sono nuovamente scese oltre la media. Invece, quelle di pantofole sono raddoppiate rispetto ad aprile 2019 e sono aumentate del 12% rispetto a marzo”. Inoltre, “nonostante si sia verificata una flessione rispetto ad aprile 2019, sono andate meglio rispetto a marzo le lifestyle sneaker e le ciabatte sportive. Bene anche calzature da lavoro”.

100.000 posti di lavoro

Fino ad ora la pandemia ha causato la perdita di oltre 100.000 posti di lavoro nel settore calzaturiero. Un sondaggio FDRA, l’associazione che riunisce i distributori e retailer americani, riscontra che il 70% dei dirigenti calzaturieri prevede un calo delle vendite dal 20% al 40% nel 2020. Un ritorno alla normalità della supply chain è previsto tra 6 o più mesi. Di fronte a questo scenario, l’industria calzaturiera si è attivata per chiedere aiuto a Trump. In una lettera, i distributori e i rivenditori di calzature hanno chiesto la proroga delle scadenze delle tasse e dei dazi applicati all’import. “Ciò libererebbe il capitale tanto necessario per aiutare le aziende calzaturiere statunitensi a rimanere in attività e a preservare i posti di lavoro negli Stati Uniti”, ha dichiarato il presidente e CEO Matt Priest a Footwear News. (mv)

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