Moody’s ha rivisto al rialzo le stime del settore USA Apparel and Footwear, passando dalla valutazione “stabile” a quella “positiva”. Secondo l’agenzia finanziaria di rating, dopo due anni difficili (coincisi con una crescita del 3%) il settore sta progredendo a un ritmo superiore alle previsioni (+8-9%) ed attende “almeno altri 18 mesi di costanti miglioramenti”. La motivazione la spiega Michael Zuccaro, analista Moody’s: “Ci attendiamo che l’anno prossimo tutte le aziende valutate registrino profitti o crescita, perché il settore ha intrapreso iniziative di contenimento dei costi, acquisizioni, introduzione di nuovi prodotti e progetti di marketing già all’interno di uno scenario macro economico in miglioramento”. Il rapporto indica che il 42% dei ricavi delle aziende di abbigliamento e calzatura statunitensi sono generate all’estero, ma segnala previsioni di espansione soprattutto in Cina, citando gli esempi di Nike, PVH (Tommy Hilfiger, Calvin Klein) e VF (Vans, The North Face, Timberland) come “esempi di costante e solido miglioramento di rendimento finanziario”. Moody’s ritiene positivo che molte aziende di abbigliamento e calzatura “si siano concentrate sui canali diretti al consumo, sia online che del negozio, gestendo autonomamente il rapporto col consumatore ed i messaggi di marketing”. È dall’inizio del 2015 che il segmento “Apparel and Footwear” USA non otteneva da Moody’s un rating positivo. (pt)
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