Il Vietnam ha approvato l’accordo di libero scambio con l’Unione Europea. Si va verso una “graduale e reciproca” liberalizzazione delle tariffe. Per l’export di calzature diretto verso il Paese asiatico, l’eliminazione del dazio avverrà contestualmente al momento dell’entrata in vigore dell’accordo. In altre parole: il 1° luglio o il 1° agosto. “Un’opportunità anche per le nostre calzature” afferma il direttore di Assocalzaturifici Tommaso Cancellara.
Approvato l’accordo
L’assemblea Nazionale vietnamita ha votato a favore di EVFTA. In alter parole: l’EU-Vietnam Free Trade Agreement. L’accordo prevede che il 65% dei dazi sulle esportazioni UE verso il Vietnam sarà eliminato subito, mentre il restante 35% verrà gradualmente rimosso entro 10 anni. Allo stesso modo, il 71% dei dazi sull’export vietnamita verso la UE decadrà all’entrata in vigore dell’accordo, mentre la percentuale rimanente sparirà entro 7 anni.
23 miliardi di interscambio
I colloqui tra le parti presero il via nel giugno 2012 per poi concludersi a fine 2015. Da allora, Europa e Vietnam sono stati impegnati a definire i dettagli specifici e le singole voci, anche in riferimento all’accordo analogo siglato di recente tra Europa e Singapore. Il Parlamento Europeo aveva votato a favore di EVFTA lo scorso febbraio, il Consiglio Europeo a fine marzo. Ora è arrivata la ratifica da Hanoi. Secondo le stime Confindustria riportate da Huffingtonpost, quest’accordo potrebbe far crescere l’interscambio tra le parti di 23 miliardi entro il 2035.
Un’opportunità anche per le nostre calzature
“Qualsiasi accordo di libero scambio è da promuovere. Le nostre calzature hanno un prezzo medio molto alto e presidiano il mercato di fascia alta e lusso. Per cui la possibilità di poter esportare in Vietnam senza dazi offre, senza dubbio, delle maggiori opportunità ai nostri produttori” è il commento del direttore di Assocalzaturifici, Tommaso Cancellara. In Vietnam, continua, “hanno molta voglia di made in Italy che spesso viene soddisfatta da prodotti italian sounding. Con EVFTA c’è, dunque, la possibilità di posizionare i prodotti made in Italy con la distribuzione tradizionale locale contrastando l’italian sounding. E di non perdere quelle quote di mercato che di fatto sono italiane, ma che finiscono nelle mani di aziende che di italiano non hanno nulla. Per quanto riguarda l’import, il Vietnam è il settimo Paese nella graduatoria delle importazioni di calzature in valore. Con questo accordo potrebbe aumentare la sua quota, ma a discapito della Cina. Tra l’altro, i prodotti che arrivano dal Vietnam hanno una qualità media e un prezzo medio superiori rispetto a quelli cinesi”. (mv)
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