Il Vietnam ha raggiunto nel 2013 l’obiettivo degli 8 miliardi di dollari derivanti dall’export di calzatura. Ma l’associazione di categoria (Vietnam Leather and Footwear Association) continua a lamentarsi che la produzione calzaturiera locale utilizza ancora in minima parte conce domestiche, ritenendo eccessivo l’import di conciario finito, proveniente principalmente da Brasile, Italia e Stati Uniti. La produzione di scarpe, invece, è destinata a crescere anche nel 2014 a causa del trend di parziale abbandono della manifattura cinese da parte dei committenti occidentali, ma anche perché l’Unione Europea garantirà una corsia preferenziale al Paese riducendo le tariffe doganali (2-4% contro il 13-14% attuali). Le aziende vietnamite di calzatura sono circa 1.100, per un totale di 720.000 dipendenti diretti. (pt)
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