Due villette alle porte di Vigevano trasformate in laboratori abusivi per la produzione di calzature destinate anche a brand di alta moda. L’hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Vigevano dopo svariati appostamenti e una lunga e complessa attività di sorveglianza ad Albonese e Parona. L’attività era gestita da una coppia di cittadini cinesi che avevano alle dipendenze 20 lavoratori, molti dei quali con figli al seguito, che lavoravano e vivevano all’interno della struttura in condizioni igieniche drammatiche. Tutti regolarmente assunti, hanno raccontato di turni massacranti di lavoro che arrivavano anche a 20 ore consecutive. Tra i letti improvvisati erano stipati 30 litri di solventi chimici altamente infiammabili che avrebbero potuto facilmente scatenare una tragedia analoga a quella accaduta a Prato solo pochi giorni fa. I due coniugi cinesi 30enni, regolarmente residenti in Italia, sono stati denunciati con l’ipotesi di riduzione in schiavitù, e due italiani, un uomo di 32 anni e una donna di 46, proprietari delle villette, sono stati denunciati per gli abusi edilizi commessi per trasformare le case in laboratori. (mc)
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