Washington al centro del commercio globale di scarpe: guida la crescita dell’export vietnamita e assorbe quello messicano

I dati doganali fra gennaio e maggio confermano il consolidamento dell’export dell’area pelle vietnamita: il fatturato della calzatura negli USA raggiunge 1,99 miliardi di dollari con un incremento del 13,9% su base annuale. L’America del Nord assorbe oltre il 35% dell’export, mentre l’Unione Europea è al 31,5% con acquisti per 1,76 miliardi (+9,7%). Partner commerciali significativi sono anche la Cina (418.4 milioni, 31,1%), Giappone (284,4 milioni, + 4,4%) e Corea del Sud (158,3 milioni, +15,5%). Gli USA sono anche al vertice delle importazioni di borse e valige (555 milioni di dollari, +6%) con l’Unione Europea a 365 milioni (+8,2%). Lefaso, l’associazione vietnamita di categoria, stima che le vendite internazionali dell’area pelle toccheranno 17,8 miliardi per l’anno in corso, ovvero +10%. A proposito di calzature, gli USA rappresentano il principale cliente anche di quelle made in Mexico. Stando a dati forniti da CICEG (l’associazione dei calzaturieri della regione del Guanajuato), nel primo semestre del 2017 il Paese latinoamericano ha esportato 10,27 milioni di paia di scarpe, per un valore di oltre 160 milioni di dollari: l’80% della produzione è stata assorbita da Washington. Allo stesso modo, l’export calzaturiero del 2016 (25,3 milioni di paia per 456 milioni di dollari di turnover) è stato diretto per il 78,4% verso gli States. Alla faccia del protezionismo di Donald Trump. (pt/rp)

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