Il mondo della calzatura si ritrova a Napoli, da oggi 3 aprile a venerdì, per la sesta edizione di World Footwear Congress, evento “dedicato alle industrie e ai produttori di calzature provenienti da tutto il mondo”, che si svolgerà (domani e dopo) presso il Teatrino di Corte di Palazzo Reale a Napoli e che oggi ha vissuto una particolare giornata d’avvio. Un’anteprima “on the road” che ha permesso ai partecipanti di scoprire la frontiera della ricerca conciaria e dell’eccellenza manifatturiera napoletana. Primo step, questa mattina, a Pozzuoli, nella nuova sede di SSIP (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti) per un tour guidato nella rinnovata struttura operativa dell’ente, che si pone l’obiettivo di “dare supporto strategico e innovativo alla filiera nazionale della pelle”. Come spiega il direttore, Edoardo Imperiale, “questa è un’occasione per presentare SSIP al mondo della calzatura, con una particolare attenzione a un progetto studiato proprio per l’industria della scarpa: Leather Technologies to Fashion Sustainability, che prevede assistenza e supporto alle aziende sotto il profilo della formazione tecnica e dello sviluppo di prodotto”.
Il programma
Passo successivo, oggi pomeriggio, le visite negli spazi produttivi di maison Kiton e della griffe calzaturiera Mario Valentino, per toccare con mano quel senso artigianale/industriale che sarà messo sotto i riflettori domani, alla luce di due fattori evolutivi: la digitalizzazione e la sostenibilità, “istanze – commenta Pasquale Della Pia (consigliere di Assocalzaturifici, della sezione Moda dell’Unione Industriali di Napoli e alla guida del brand Deimille) che fanno di questo evento un appuntamento molto importante, per la calzatura italiana e per quella napoletana, in particolare. Abbiamo l’occasione di dimostra la nostra efficienza di sistema e che siamo pronti su tematiche di stretta attualità come la digitalizzazione e la sostenibilità. E, a questo proposito, ritengo che il gemellaggio con SSIP sia un passo importante per sviluppare una rete di sistema e filiera impegnata nella ricerca”.
Il dibattito
Ampio il panorama del dibattito. Si va dall’analisi dei comportamenti di consumo alla luce delle nuove tecnologie di comunicazione social all’approfondimento delle possibili strategie da mettere in atto per stimolare “l’appetito” dei clienti e soddisfare le loro “aspirazioni”. Secondo tema: la manifattura del terzo millennio alla prova della “sfida circolare”. Sfida connaturata al proprio DNA, per il settore conciario, e che oggi è diventata la nuova parola d’ordine (quasi come una sorta di “post sostenibilità”) della fashion & luxury industry. Si chiude venerdì, attraversando il tema della nuova identità richiesta ai retailer a fronte della costante necessità di adattare l’approccio commerciale a mercati (fisici e digitali) in costante e frenetica trasformazione. Tantissima carne al fuoco, moltissime occasioni di aprire interessanti finestre sul futuro (calzaturiero e non) che stiamo già vivendo. (lf)
TRENDING