Giuseppe Zanotti non vende. Il marchio romagnolo è al centro di rumors su un passaggio di mano. Offerte che, effettivamente, sono pervenute, ma che il fondatore ha rispedito al mittente. La pandemia si è fatta sentire sul business. L’impresa ha reagito attuando alcune strategie di rilancio.
Zanotti non vende
“Il turnover non è quello del 2018 e la calzatura soffre – dice Zanotti a MFF –. Anche se ho ricevuto delle offerte, non venderò il mio marchio. Sono nato da solo come imprenditore, ho costruito un’azienda solida. Il mio unico obiettivo oggi è di affrontare la sfida di questa crisi”. Lo stilista e imprenditore racconta le conseguenze della pandemia e le contromosse studiate per sfidare il nuovo mercato. “Da maggio abbiamo lavorato quattro ore al giorno, riuscendo comunque a completare le consegne previste – ha aggiunto a Fashion Network –. Abbiamo chiuso dei negozi ma ne apriremo alcuni nuovi, in particolare in Estremo Oriente. Nel 2020 le perdite sono state compensate dalle vendite online”.
I livelli
Secondo Fashion Network, Giuseppe Zanotti produce oltre 2.500 paia di calzature al giorno nello stabilimento di San Mauro Pascoli. La società dà lavoro a 470 dipendenti in Italia e oltre 300 all’estero. La griffe ha razionalizzato i punti vendita in America, Giappone e Cina. Non solo: ha aperto un polo logistico per le vendite online e lanciato una collezione dove sneaker e modelli più comfort trovano più spazio. (mv)
Leggi anche: