Ci vuole un ministro degli Esteri
Una «LVMH italiana» come aggregazione di brand non nascerà più. Ma in Italia sono in formazione holding di imprese manifatturiere. Perché sul mercato ci sono gruppi dal fatturato che pare un PIL. E per essere loro fornitori servono le dimensioni
La risposta italiana
Mentre nel mondo della moda e del lusso a far notizia sono quasi sempre le acquisizioni di grandi brand da parte di grandi multinazionali, in Italia, dal 2020 ha preso velocità una tendenza per certi aspetti rivoluzionaria, basata sull’eccellenza della competenza artigianale e manifatturiera delle nostre PMI
Raccoglimento a fattor comune
Quattro dei gruppi più attivi nella costruzione di conglomerati aziendali di filiera ci spiegano il senso e la dinamica della matematica aggregativa che guida la loro mission
Alzare il livello, rispondere alla complessità
Nice Footwear sta costruendo un gruppo degli accessori in Riviera del Brenta perché «bisogna essere strutturati per un cliente internazionale dalle richieste sempre più precise e sofisticate»
Il caso Tivoli
L’azienda guidata da Stefano Giacomelli e controllata da una proprietà francese, rappresenta un esempio “al contrario” di integrazione aggregativa, visto che nel 2009 ha acquisito un suo cliente
Per andare oltre noi stessi
Le aggregazioni di filiera viste da chi ha scelto di aggregarsi. Gab, pelletteria che fa parte di Hind, e SP Plast Creating, azienda targata Minerva Hub, ci spiegano perché