In ogni caso, innovare
È ora che i family business cerchino nuovi partner? Un saggio dell’Università Cattaneo sull’impresa calzaturiera italiana solleva il quesito. La risposta non è la stessa per tutti
È ora che i family business cerchino nuovi partner? Un saggio dell’Università Cattaneo sull’impresa calzaturiera italiana solleva il quesito. La risposta non è la stessa per tutti
Il tessuto imprenditoriale italiano, in particolare quello dell’area pelle, si basa su una diffusa matrice imprenditoriale di famiglia chiamata, in questa fase storica, a decidere del suo futuro.
Far entrare (come spessissimo è già accaduto) le nuove generazioni. Lanciare la sfida del consolidamento aprendo il capitale a investitori esterni.
Chi punta i riflettori sul processo, chi sul prodotto, chi sui risultati raggiunti: tutti sulla capacità di comunicarli. Alla domanda di copertina de La Conceria n. 10, conciatori, studenti di moda e addetti ai lavori rispondono con entusiasmo. La moda è incalzata dalla voglia e dalla necessità di nuovo. La filiera della pelle si conferma...
Luci verdi, luci rosse. Il mercato della pelle è attraversato da spinte contrastanti: a volte uguali, spesso opposte. Lineapelle 97 (Milano, 2-4 ottobre) è stata occasione per raccogliere le impressioni dalla viva voce dei conciatori
Il dato, se non è spiazzante, di certo stordisce. Il 2018 ha visto la manovia globale sfornare qualcosa come 24,2 miliardi di paia di scarpe.
Certo, produce sempre tantissimo, ma Pechino non è più il paradiso calzaturiero di una volta. E le ragioni, in una certa misura, rappresentano un paradosso
CHANEL rinuncia a cocco e rettili, la pelle non ci sta. «Non è la giusta visione della sostenibilità», «È una scelta economica: non durerà