You are in: Home » Archivio riviste » Pagina 30
L’UE conferma il divieto di import di pelli finite e pellicce grezze dalla Russia. La decisione arriva nell’ambito dell’undicesimo pacchetto di misure sanzionatorie nei confronti del Cremlino, intraprese dalla primavera del 2022 in seguito alla guerra d’invasione dell’Ucraina. Lo stop all’import di pelli e pellicce fa seguito all’analoga misura già approvata ad ottobre 2022. […]
NON C’È SETTORE DELLA FILIERA DELLA PELLE, DALLA MATERIA PRIMA ALLE GRIFFE, CHE NON SIA STATO COINVOLTO NEL TURBINE DI TRASFORMAZIONI DEL 2018: 12 MESI DI NOVITÀ CHE VI RACCONTIAMO CON 12 NUMERI CHIAVE. IL 2019 SI PROSPETTA ALTRETTANTO DIROMPENTE. ANCHE LA CONCERIA, LA RIVISTA CHE AVETE TRA LE MANI, È ATTESA DA UN IMPORTANTE APPUNTAMENTO CON LA (SUA) STORIA
GLI STILISTI TRASFORMANO UN MAXI-EVENTO IN CINA IN UN ENORME AUTOGOL COMUNICATIVO. COME? CON UNA CAMPAGNA PROMOZIONALE SBAGLIATA E UN’INADEGUATA GESTIONE DELLA CRISI SOCIAL. IL RISULTATO È UNA STRATEGIA DI BOICOTTAGGIO DEL MARCHIO D&G CHE GIÀ HA FATTO DANNI ONLINE. SBAGLIA CHI PENSA SIA SOLO UNA QUESTIONE DI MARKETING: OGGI, SOPRATTUTTO A PECHINO, NON SI PUÒ SOTTOVALUTARE NULLA
I GIGANTI FRANCESI SI POLARIZZANO SUL VALORE DEL PRODOTTO NEL RAPPORTO COL CLIENTE. GLI ANALISTI SONO AMBIGUI SUL SENSO DELLA QUALITÀ NELLA SUPPLY CHAIN. I RISULTATI FINANZIARI DELLE HOLDING SI DIVIDONO TRA UN PRESENTE DI CRESCITA E UN FUTURO INCERTO, ALTRETTANTO FANNO LE PROIEZIONI GLOBALI DELL’INTERO COMPARTO ELABORATE DAI CENTRI STUDI. NELL’ALTO DI GAMMA, OGGI, NULLA È DI SEMPLICE LETTURA
GLI USA SFIDANO LA CINA SUL TERRENO DELLA GUERRA COMMERCIALE: (PER ORA) SONO IN VANTAGGIO. DONALD TRUMP SUPERA LE ELEZIONI DI MIDTERM ABBASTANZA FORTE DA ANDARE AVANTI PER LA SUA STRADA, MA LE URNE GLI SUGGERISCONO DI AMMORBIDIRE LE POSIZIONI IN FATTO DI POLITICA ECONOMICA. L’AREA PELLE INTERNAZIONALE, INTANTO, OSSERVA PREOCCUPATA LE MOSSE DEI DUE CONTENDENTI: L’ONDA SUL MERCATO DELLA MATERIA PRIMA È GIÀ ARRIVATA, NON SI SA COSA ACCADRÀ AL PRODOTTO FINITO
DICONO CHE NON È MODERNA, NÉ SOSTENIBILE. DOPO GUCCI, I BRAND CHE RINUNCIANO ALLA PELLICCIA AUMENTANO. COACH E DVF SONO GLI ULTIMI. CERTO, NON SONO GRIFFE CHE NE FACEVANO GRANDE USO: LA RINUNCIA, PER LORO, HA GRANDE VALORE DI MARKETING, MENTRE IMPATTA POCO SULL’EQUILIBRIO FINANZIARIO. PER I PRODUTTORI ITALIANI, INVECE, IL PROBLEMA È CONCRETO. MENTRE AI MILLENNIALS IN REALTÀ LA PELLICCIA PIACE. QUESTA FOTO, SCATTATA ALLA FASHION WEEK MILANESE DI FEBBRAIO SCORSO, LO DIMOSTRA
LA CINA È COSÌ VICINA CHE LA SOLA IPOTESI DEL SUO RALLENTAMENTO FA TREMARE IL MONDO. DAL LUSSO ALLE BANCHE D’AFFARI, FINO ALL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA, TUTTI SONO CERTI CHE QUALCOSA STIA PER CAMBIARE: IN PEGGIO. MENTRE LE GRIFFE CONTINUANO A MACINARE TRIMESTRALI DA RECORD, LA SENSAZIONE COMUNE È CHE PER LO STOP SIA SOLO UNA QUESTIONE DI TEMPO
IL LEGAME TRA LA PELLETTERIA ITALIANA, IN STATO DI GRAZIA, E LA CRESCITA DELLE GRIFFE DEL LUSSO È STRETTISSIMO. E PROMETTE DI RAFFORZARSI. UN OTTIMO SEGNALE PER LA PELLE, CHE CONFERMA IL RUOLO DI MATERIALE DI RIFERIMENTO. LE TENSIONI GEOPOLITICHE, PERÒ, FANNO PAURA E INNESCANO EPISODI DI PERICOLOSO NERVOSISMO
IL MERCATO CHE CONFERMA DI ESSERE (A DIR POCO) CAPRICCIOSO E L’INNOVAZIONE COME NECESSARIO INPUT EVOLUTIVO E CULTURALE. LA CONCRETEZZA DEGLI STIMOLI STILISTICI PER L’INVERNO 19/20 E LA CAPACITÀ DI CREARE “IDEALI OCCASIONI DI CONFRONTO E NETWORKING”. BENVENUTI AL PIÙ INTERNAZIONALE E DINAMICO BUSINESS SHOW RISERVATO ALLA FILIERA DI FORNITURA DELLA MODA E DEL LUSSO
IL PRODOTTO E LO STILE. IL MERCATO E LE SUE IMPLICAZIONI. L’INNOVAZIONE E LA SUE FRONTIERE. LINEAPELLE (25-27 SETTEMBRE), MICAM E MIPEL (16-19 SETTEMBRE) RIUNISCONO A MILANO GLI OPERATORI GLOBALI DELLA FILIERA DELLA PELLE E DISEGNANO IL DOMANI DELL’INDUSTRIA DEL LUSSO
HELSINKI FASHION WEEK (NELLA FOTO) SI SPINGE DOVE NON ERA ANCORA ARRIVATO NESSUNO: DIVIETO DI PELLE IN PASSERELLA. COTANCE INSORGE, MENTRE LA SETTIMANA DELLA MODA DI LONDRA CHIUDE ALLE PELLICCE. LA BATTAGLIA VEGANA CONTAGIA L’ORGANIZZAZIONE DEI FASHION SHOW. GLI ANIMALISTI ESULTANO, L’INDUSTRIA (VEDI CALZATURA) È CONDIZIONATA. MA INTANTO I CONSUMI DI CARNE AUMENTANO
A VIGONZA, A LEGNANO, A NAPOLI. NEI DISTRETTI DELLA CONCIA E NELLE FASHION SCHOOL. PER LA REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO, COME LA CALZATURA, O DEL MATERIALE, LA PELLE FINITA. IN ITALIA SI AMPLIA L’OFFERTA FORMATIVA. PERCHÉ CI SONO UN KNOW-HOW DA CONSERVARE E UNA MANIFATTURA RICETTIVA, MA ANCHE UN PUBBLICO DI LAVORATORI CHE NELLA FILIERA MODA PUÒ TROVARE NUOVE OPPORTUNITÀ
“BELLA QUESTA PELLE, PERÒ…” S’ACCIGLIA UNA STILISTA INGLESE ALL’ULTIMA EDIZIONE DI LINEAPELLE LONDON. L’EVENTO (10 LUGLIO) SI CONFERMA POSITIVO PER LA SUA DIMENSIONE SMART, CHE PIACE E RISPETTA LE ATTESE DEI VISITATORI. MA RISCONTRA, PER LA PRIMA VOLTA, LA PREOCCUPAZIONE PER BREXIT, ORMAI ALLE PORTE
IL 100% DELLA CONCERIA TOSCANA MIURA PASSA AI VENETI DEL GRUPPO PERETTI. LA PELLE ITALIANA È SANA E SOLIDA: PER QUESTO PUÒ GIOCARSI LA CARTA DELLA CONCENTRAZIONE, PER QUESTO È APPETIBILE PER CHI VUOLE INVESTIRE. L’ONDA DELLE ACQUISIZIONI È DESTINATA AD ALLUNGARSI
LA DISPONIBILITÀ DI MATERIA PRIMA È IN AUMENTO, MA LE PRIME SELEZIONI DIMINUISCONO. IL MERCATO CHIEDE SOPRATTUTTO MATERIALI STANDARDIZZATI, CON RIFINIZIONI CHE SPESSO COPRONO LE DIFFORMITÀ. MA COSÌ SI PERDE LA PRINCIPALE CARATTERISTICA DELLA PELLE: LA SUA NATURALEZZA. PERCHÉ I COSIDDETTI “DIFETTI” SONO PARTE DELLA SUA STORIA. E DELLA SUA IDENTITÀ
ANCHE SUL MEDIO COMANDA LA SNEAKER, MA IL DENOMINATORE COMUNE DELLA SCARPA (E NON SOLO) CHE CERCA DI RAFFORZARE LA PROPRIA IDENTITÀ È LA PELLE. LA CONFERMA ARRIVA DA EXPO RIVA SCHUH (16/19 GIUGNO), DOVE IL “VECCHIO VOLUME” PUNTA SULLA QUALITÀ. MA ANCHE DALLE MIGLIORI PROPOSTE DI PITTI UOMO (12/15 GIUGNO), CHE LA CONSIDERANO PARTE ESSENZIALE DEL PROPRIO DNA
PITTI UOMO 94, UN ARTIGIANO CONFEZIONA UNA CALZATURA IN TEMPO REALE: NON È UNA SPORTIVA. LA FIERA NE HA CONFERMATO IL DOMINIO, MA ANCHE DIMOSTRATO LA REAZIONE DI TANTI SMART BRAND CHE DEL NON PRODURLA NE FANNO UN ELEMENTO IDENTITARIO. INTANTO, LE GRIFFE PORTANO ALLE ESTREME CONSEGUENZE IL RAPPORTO CON LE SFILATE. E NE STRAVOLGONO SENSO E CALENDARI
MAROQUINERIE THOMAS ACQUISISCE B&G E CHIUDE LA PELLETTERIA ITALIANA NELL’ANGOLO. MA PIQUADRO ARRIVA AL CLOSING PER LANCEL E MANDA I FRANCESI AL TAPPETO. INTANTO SAMSONITE È SCONVOLTA DALLA FAIDA TRA SOCI CHE PORTA ALLE DIMISSIONI DEL CEO, KATE SPADE PERDE LA SUA STILISTA FONDATRICE E MICHAEL KORS (PER COLPA DI JIMMY CHOO) HA PROBLEMI COI MILLENIALS. QUELLO DEGLI ACCESSORI È BEN PIÙ DI UN SEMPLICE MERCATO
L’E-COMMERCE DELLA PELLE NON ESISTE. PER ORA. PERCHÉ LA RIVOLUZIONE DEL DIGITALE, DELL’INDUSTRIA 4.0 E DEL DISEGNO 3D RISCRIVE I MECCANISMI DELLA MANIFATTURA DELLA MODA E PROMETTE DI COINVOLGERE STRUTTURALMENTE LA CONCIA. CHE SI GUARDA INTORNO E STUDIA SOLUZIONI
WEB, 3D, FINITURE LASER: L’INDUSTRIA 4.0 E LA CIVILTÀ DIGITALE STRAVOLGONO LA FILIERA GLOBALE DELLA CALZATURA. ALL’ORIZZONTE SI STAGLIA UNO TSUNAMI DI INNOVAZIONE. TRA CASI DI STUDIO E PRIME APPLICAZIONI, UITIC, IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI TECNICI DELLA CALZATURA, FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. E DETTA LA STRADA DEL DOMANI
LA CALZATURA ITALIANA DÀ CONTINUITÀ AI SEGNALI DI RIPRESA GRAZIE ALL’EXPORT EUROPEO. LA SCARPA SPAGNOLA SI CONSOLIDA NEL SEGMENTO MEDIO E MEDIO ALTO. QUELLA PORTOGHESE RACCOGLIE I FRUTTI DI ANNI DI INVESTIMENTI E DI APERTURA AI MERCATI. SULL’ASSE CHE CORRE TRA LA NOSTRA PENISOLA E LISBONA, LE MANOVIE ACCETTANO LA SFIDA DELLA MODERNITÀ
TRA ESPERIENZA E LIBERTÀ (CREATIVA E DI ACQUISTO), TRA MILLENNIALS E ORIZZONTI DIGITALI, ALLA CONDÉ NAST LUXURY CONFERENCE DI LISBONA I PROTAGONISTI DELL’ALTA GAMMA SI INTERROGANO SU COME EVOLVERE CODICI E LINGUAGGIO «PER RENDERSI COMPRENSIBILI A DIFFERENTI GENERAZIONI DI CONSUMATORI». INTANTO QUALCUNO MANDA IN PENSIONE IL “VECCHIO STORYTELLING”…
È UNA REALTÀ CHE “NON SAREBBE STATA POSSIBILE IN FRANCIA”, DICE KERING. IL NUOVO ARTLAB DI SCANDICCI, IL “PIÙ GRANDE INVESTIMENTO DELLE NOSTRA STORIA”, È L’AFFERMAZIONE DI UNA CULTURA MANIFATTURIERA, QUELLA ITALIANA, DI CUI SEMPRE SI ELOGIA L’ESTRO ARTISTICO, MA DI CUI SPESSO SI SOTTOVALUTA LA QUALITÀ INDUSTRIALE
LA SALA TAGLIO DI POLTRONA FRAU (NELLA FOTO) RACCONTA COME L’INDUSTRIA DEL MOBILE STIA AFFRONTANDO LA SFIDA DEL 4.0: UNA RISORSA, CI SPIEGANO I MANAGER DELL’AZIENDA MARCHIGIANA, PER ECONOMIA E RAPIDITÀ DI PRODUZIONE. MA LA PELLE SI TROVA ANCHE TAGLIATA FUORI, O MEGLIO, MESSA ALL’ANGOLO IN MOLTE COLLEZIONI DELL’ALTO DI GAMMA, CHE PER RAGIONI DI MODA PREDILIGONO IL TESSUTO: UN TREND CHE ARRIVA DA LONTANO ED È ORMAI MATURO. I VERDETTI DEL SALONE DEL MOBILE DI MILANO (17-22 APRILE)
DALLA PELLE. PETA CHIEDE AI GRANDI EDITORI INTERNAZIONALI DI INCLUDERE NEI LORO DIZIONARI ALLA VOCE “LEATHER” ANCHE I MATERIALI SINTETICI. LA CONCERIA RISPONDE INVITANDO I LETTORI ALLA MOBILITAZIONE. LA BATTAGLIA SULLA CORRETTEZZA DEI TERMINI È UNA GUERRA DI CIVILTÀ: CHE I RADICAL VEG NON TRASFORMINO IL LORO MARKETING IN LEGGE. I CASI DEL BONDED E DELLA PELLICCIA
LANVIN, DI CUI VEDETE UNO ZAINETTO 100% MADE IN ITALY, È L’OBIETTIVO DI PIQUADRO. TRA DIVORZI ECCELLENTI E IPOTESI FANTASCIENTIFICHE, IL LUSSO VIVE UNA STAGIONE DI CONCENTRAZIONE DEL BUSINESS DOVE FRANCESI E AMERICANI GIOCANO LA PROPRIA PARTITA, MA I CINESI CRESCONO SOTTOTRACCIA. INTANTO I FONDI DI PRIVATE EQUITY METTONO LA FILIERA DELLA PELLE NEL MIRINO
VIRGIL ABLOH, RE DELLO STREETWEAR FRENETICO, È IL NUOVO DIRETTORE CREATIVO DI LOUIS VUITTON HOMME: “DEFINIRÒ I NUOVI CODICI DELLA GRIFFE”, DICE. MONCLER, TOD’S E OTB MOLTIPLICANO LE COLLEZIONI E STRAVOLGONO IL SENSO DELLA STAGIONALITÀ. AI FORNITORI SI RICHIEDE TUTTO E SUBITO. BENVENUTI NELL’ERA DEL FAST LUXURY
CINA, ANNO 2018: LA TRANSIZIONE CONTINUA. L’AREA PELLE LOCALE CAMBIA E IMPONE A QUELLA INTERNAZIONALE UN NUOVO APPROCCIO. LE OPPORTUNITÀ RIMANGONO (SOPRATTUTTO PER IL LUSSO), MA I CLIENTI NON SONO PIÙ QUELLI DI UN VOLTA, COSÌ COME I RISCHI. DA APLF HONG KONG NESSUNA SORPRESA, SOLO CONFERME
DONALD TRUMP, CON IL DECRETO IN DIFESA DELLA SIDERURGIA USA, APRE LA GUERRA PROTEZIONISTICA. LA CINA È PRONTA ALLO SCONTRO. L’UE SPERA DI TROVARE UN’INTESA CON WASHINGTON, MA INTANTO PREPARA CONTROMISURE CHE COINVOLGONO IL FASHION SYSTEM. L’AREA PELLE ITALIANA ASSISTE CON PREOCCUPAZIONE ALL’ESCALATION. I RETAILER AMERICANI BOCCIANO SENZ’APPELLO IL LORO PRESIDENTE
ANCHE LA SLIPPER DI GUCCI DIVENTA UNA SNEAKER. LA SPORTIVA NON È PIÙ UN TREND, MA UN PILASTRO DELLA CALZATURA CONTEMPORANEA CHE ABBATTE I CONFINI STILISTICI. PER LE IMPRESE ITALIANE UN BOOM DA GESTIRE TRA TERZISMO PER LE GRIFFE, LICENZE E BRAND DI PROPRIETÀ. PER LA CONCIA UNA SFIDA PRODUTTIVA E DI PREZZO.
LE GRIFFE (QUASI TUTTE) CRESCONO. LA PELLETTERIA È VIVACE, TRIONFA LA SNEAKER. IL MERCATO SI MUOVE, MA CAMBIA PERIMETRO. PERCHÉ NON TUTTI I BRAND SONO IN SALUTE, LA FORNITURA PER LA BORSA SI POLVERIZZA, IL SUCCESSO DELLA SPORTIVA ESERCITA NUOVA PRESSIONE SUL PREZZO. LA MODA CHIEDE UN SERVIZIO SEMPRE PIÙ COMPLESSO. LA CONCIA ESCE DA MILANO CONFORTATA DA NUOVI STIMOLI, MA SPRONATA A TROVARE NUOVE SOLUZIONI
LA MANODOPERA QUALIFICATA ORMAI È MERCE RARA. QUANDO LE PELLETTERIE DI TUTTA ITALIA HANNO BISOGNO DI FORZA LAVORO, NON NE TROVANO. QUANDO FORMANO IL PERSONALE IN AZIENDA, CORRONO IL RISCHIO (MOLTO CONCRETO) DI VEDERSELO SFILARE DALLE GRIFFE DEL LUSSO. IL TURN OVER GENERAZIONALE SI È INCEPPATO: AZIENDE E CONSORZI SI IMPEGNANO “PER SALVARE IL MESTIERE”
IL 2017 È STATO UN ANNO POSITIVO PER L’INDUSTRIA DELLA MODA. IL CAMPO SI DIVIDE TRA GRIFFE CHE CRESCONO (MOLTO) O CHE FATICANO (PARECCHIO). LA FILIERA ITALIANA, ALLE LORO SPALLE, SI RIORGANIZZA. «PER IL LUSSO È UNA FASE DI CONSOLIDAMENTO: IL MADE IN ITALY NE APPROFITTI PER RIPORTARE AL CENTRO LA QUALITÀ DEL PRODOTTO», SPIEGA TESTA (BOCCONI)
È CINESE. L’OPERAZIONE “CHINA TRUCK” SGOMINA UNA BANDA DEDITA ALL’IMPORTAZIONE E AL COMMERCIO DI ACCESSORI MODA CONTRAFFATTI. UN SODALIZIO CHE USA I METODI MAFIOSI, I CUI AFFARI VIAGGIANO IN ENTRAMBE LE DIREZIONI SULL’ASSE ROMA-PECHINO. E CHE COL FAKE GENERA «UN GIRO D’AFFARI IMPRESSIONANTE» CHE VALE COME LA DROGA. LE CARTE DELL’INCHIESTA
31 MAGGIO 2018: ULTIMA SCADENZA DEL REGOLAMENTO REACh, OVVERO, PER REGISTRARE LE SOSTANZE CHIMICHE PRODOTTE O IMPORTATE IN EUROPA IN QUANTITÀ SUPERIORI ALLA TONNELLATA. PER LA CONCIA ITALIANA UN SALTO NEL BUIO. DAL 1° GIUGNO MOLTI AUSILIARI NON SARANNO PIÙ DISPONIBILI. MA NON SAPPIAMO QUALI
LA PELLE TORNA A OCCUPARE UN RUOLO DI PRIMO PIANO NELLA CALZATURA DI FASCIA MEDIA. È UNA DELLE INDICAZIONI DI EXPO RIVA SCHUH (nella foto), DOVE DIVERSE AZIENDE DA PIÙ PAESI TESTIMONIANO IL RINNOVATO INTERESSE DEL SEGMENTO. INTANTO PITTI IMMAGINE UOMO E LE SFILATE MILANESI CONSACRANO LA PELLE NEL LUSSO. E LA MODA RISCOPRE IL MONTONE
BORSE, ARTICOLI DI PELLETTERIA, CALZATURE. LA MODA NON È PIÙ SOLO DONNA. I BRAND AUMENTANO L’OFFERTA UOMO, INVESTONO SULLA PELLE E CERCANO NUOVE SOLUZIONI. NELLA SCARPA, AD ESEMPIO, DOVE SI PORTA LA SPORTIVA OLTRE LA SNEAKER. DA PITTI 93 (E DALLE SFILATE LONDINESI) CONFERME E INTERROGATIVI. COME QUELLO SULL’ABBIGLIAMENTO IN PELLE
LA CONCIA ITALIANA È COMPLICE DELLA DEFORESTAZIONE DELL’AMAZZONIA? FALSO! I MATERIALI ALTERNATIVI SONO ECOPELLE? FALSO! IL CUOIO NON È ECOLOGICO? FALSO! UNA MOLTITUDINE DI FAKE NEWS ASSEDIA LA PELLE. MA LE BUFALE NON SUPERANO LA PROVA DEL FACT CHECKING. UNA GUIDA PER RISTABILIRE LA VERITÀ
TUTTI PARLANO DI RIPRESA. TUTTI SPERANO CHE IL 2018 NE DETERMINI IL CONSOLIDAMENTO. COMUNQUE VADA, IL NUOVO ANNO PONE UN IMPERATIVO: ACCETTARE LA SFIDA DELL’ACCELERAZIONE. DOPO UN 2017 CHE HA RIACCESO LA LUCE E CHE VI RACCONTIAMO IN 12 PAROLE, ARRIVA UNA STAGIONE IN CUI, PER VINCERE, NON BASTA ESSERE I PIÙ BRAVI. BISOGNA ESSERE I PIÙ VELOCI
IL 2017 PER IL LUSSO È POSITIVO. IL FUTURO PROSSIMO PROMETTE DI CONTINUARE A ESSERLO. GIOVANI, CINA, PRODUZIONE: LE CONDIZIONI DI MERCATO SONO CAMBIATE E VI SPIEGHIAMO COME. PER NON BLOCCARE LA RIPRESA, PERÒ, LA FILIERA HA BISOGNO CHE CHI GOVERNA NON FACCIA L’INCENDIARIO
C’È DI MEZZO IL MARKETING DI GRIFFE E MEGABRAND. STRANIERI, IN PARTICOLARE. L’AREA PELLE ITALIANA LA PRATICA E SE NE SOBBARCA I COSTI. MA NON SI VEDE RICONOSCERE MERITI DAL GRANDE PUBBLICO. È IL CORTOCIRCUITO MEDIATICO E INDUSTRIALE DELLA SOSTENIBILITÀ. PER CLAUDIO MARENZI, (QUASI) “UNA BUFALA”
SE SOLO IL MERCATO CAPISSE CHE CERTI DIFETTI SONO UNA RISORSA, PERCHÉ MOSTRANO LA NATURALEZZA DELLA PELLE. INVECE SI PRETENDONO MATERIALI OMOGENEI E (TROPPO) RIFINITI. MENTRE LE CONCERIE FANNO I CONTI CON UNA QUALITÀ MEDIA DELLA MATERIA PRIMA SEMPRE PIÙ BASSA. UN PARADOSSO CHE COMPRIME IL BUSINESS E OFFRE INSPERATI ASSIST AI MATERIALI ALTERNATIVI
LE ORLATRICI SONO IN VIA DI ESTINZIONE. ALCUNE FIGURE SPECIALIZZATE, DICONO I CALZATURIERI, PURE. SCUOLE E ISTITUZIONI MOLTIPLICANO L’OFFERTA FORMATIVA. MOLTE AZIENDE (INCLUSE LE GRIFFE) FANNO DA SÉ. MA NON SODDISFANO LA FAME DI MANODOPERA DEL MERCATO ITALIANO. ECCO PERCHÉ
NON È UN PARADOSSO. L’INGRESSO DI GST AUTOLEATHER NEL CHAPTER 11 NON È SINTOMO DI UN MALESSERE GENERALIZZATO. L’AUTOMOTIVE CONTINUA LA SUA CORSA: QUELLA DEL COLOSSO USA (DI PROPRIETÀ GIAPPONESE), INVECE, SI È COMPLICATA PER UNA LUNGA SERIE DI RAGIONI INDUSTRIALI E FINANZIARIE. CHE VANNO RACCONTATE
IL PRIMO SEMESTRE 2017 CONFERMA CHE LA CALZATURA ITALIANA È IN MIGLIORAMENTO. MA CHE DEVE FARE ANCORA I CONTI CON EVIDENTI FRAGILITÀ (A COMINCIARE DALLE MARCHE). MENTRE NEL MONDO, DATI ALLA MANO, LA CINA RESTA LEADER, MA PERDE QUOTE DI PRODUZIONE. A FAVORE, ANCHE, DELL’EUROPA
INGRESSI IN CRESCITA DEL 2,4%, BUYER ITALIANI MOLTO DINAMICI, MOOD POSITIVO DI TUTTI: ESPOSITORI E VISITATORI. LINEAPELLE (MILANO, 4-6 OTTOBRE) CRESCE ANCORA, CONFERMA LA SENSAZIONE DI RIPRESA E LE BUONE VIBRAZIONI DI THEMICAM E MIPEL
CHIARA FERRAGNI, FASHION INFLUENCER DA 20 MILIONI DI EURO, BEATA FRA LE PELLI DEL MAGAZZINO DEL GRUPPO DI CASETTE D’ETE. CI SIAMO ENTRATI PER VOI, ALLA SCOPERTA DEL RAPPORTO CHE IL BRAND DI DIEGO DELLA VALLE HA CON LA PELLE
VISITATORI IN AUMENTO. IL RITORNO DEI BUYER RUSSI. E DI QUELLI ITALIANI. MA NON BISOGNA SOFFERMARSI SOLO SUI NUMERI. È L’ATTITUDINE CHE È DIVERSA: «LA MIGLIORE EDIZIONE DEGLI ULTIMI ANNI». DA THEMICAM E MIPEL UN’ONDATA DI ENTUSIASMO
DALL’ITALIA ALLA NUOVA ZELANDA, DALLA FRANCIA ALL’AUSTRALIA: UN NUOVO TREND DI ACQUISIZIONI, INTEGRAZIONI E CONCENTRAZIONI COINVOLGE IL BUSINESS CONCIARIO. LA PELLE INCASSA ANCHE L’INTERESSE DELLA FINANZA. E ALTRE OPERAZIONI POTREBBERO ESSERE ALL’ORIZZONTE.
MENO EXPORT, PIÙ MERCATO DOMESTICO. MENO PRODUZIONI CHEAP E RIPOSIZIONAMENTO VERSO L’ALTO. LA CINA “NEW NORMAL” FA IL PRIMO BILANCIO DEL SUO NUOVO CORSO ECONOMICO. LA VECCHIA FABBRICA DEL MONDO SI SCOPRE DIVERSA. E CRESCE. PUR A COSTO DI QUALCHE SACRIFICIO
GUCCI AI FRANCESI, VALENTINO AGLI ARABI. IL TIMORE CHE LE ACQUISIZIONI INTERNAZIONALI IMPOVERISSERO IL LUSSO NOSTRANO È ALLE SPALLE. MANIFATTURA, MANAGER E STILISTI ITALIANI DOMINANO L’ALTO DI GAMMA: SIAMO INSOSTITUIBILI. L’INSEDIAMENTO DI MARCO GOBBETTI (NELLA FOTO) NEL RUOLO DI CEO DI BURBERRY È SOLO L’ULTIMO CAPITOLO.
IDENTICA ALL’ORIGINALE, PELLE E COMPONENTI COMPRESI. COSTO INFERIORE, PERÒ ALTISSIMO: 18.000 EURO. LA FALSA BIRKIN HIMALAYAN È IL PIÙ ECLATANTE ACCESSORIO SEQUESTRATO DALLA GDF NELL’AMBITO DI UN’OPERAZIONE CHE HA PORTATO ALLA LUCE UN ARROGANTE MODELLO DI CONTRAFFAZIONE. CHE CLONA IL LUSSO ALLA PERFEZIONE USANDO ARTIGIANI SPECIALIZZATI E GLI STESSI MATERIALI. E SCREDITA UN’INTERA FILIERA
“NON POSSIAMO FARE A MENO DELLE CONCERIE ITALIANE”. LO DICE SERGIO AZZOLARI, GENERAL MANAGER DEL BRAND DEL GRUPPO TOD’S. PRESENTE E FUTURO, GESTIONE DELLA PRODUZIONE E PROGETTI COMMERCIALI PER UNA SCARPA CHE NON VUOLE ESSERE CHIAMATA SEMPLICEMENTE SNEAKER
ARIANNA, ANDREA, OSWALD, ANNA, ANTONIO, MICHELE, NILO, LUCA, CLAUDIO, ENRICO. SONO I PROTAGONISTI DEL VIDEO CHE UNIC HA SCELTO DI PRODURRE PER RACCONTARE LA PASSIONE DELLE OLTRE 17.000 PERSONE CHE, OGNI GIORNO, ENTRANO NELLE CONCERIE ITALIANE E PRODUCONO “LA PIÙ SOSTENIBILE, INNOVATIVA E BELLA PELLE DEL MONDO”. CON UNA GRANDE VOGLIA DI FUTURO
CHRISTIAN LOUBOUTIN È L’ULTIMA VITTIMA ECCELLENTE DELLA SPORTIVA: “PER UNO STILISTA È UNA PALESTRA CREATIVA SENZA CONFINI”. PER UN CALZATURIFICIO È GARANZIA DI CRESCITA. PER LA PELLE È UNA NUOVA OCCASIONE. PER IL CUOIO DA SUOLA, INVECE…
QUELLA 2018 SI PRESENTA A EXPO RIVA SCHUH (10/13 GIUGNO, NELLA FOTO) E A PITTI IMMAGINE UOMO (FIRENZE, 13/16 GIUGNO). EVENTI QUANTO MAI DIVERSI, ACCOMUNATI PERÒ DA DUE ELEMENTI. L’ASSOLUTO DOMINIO DELLA SNEAKER, SOPRATTUTTO IN PELLE. E LE BUONE VIBRAZIONI: STILISTICHE, MA ANCHE COMMERCIALI
NESSUN PAESE PUÒ RINUNCIARE DALL’OGGI AL DOMANI A 4 MILIARDI DI DOLLARI DI EXPORT. NUOVA DELHI HA DECISO DI FARLO. CON UN BANDO CHE METTE IN GINOCCHIO L’INDUSTRIA DELLA CARNE IN NOME DI UN TABÙ RELIGIOSO. E INTANTO IN BRASILE…
I FORNITORI INQUIETI E I CONSUMATORI CHE LANCIANO UNA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO. UN PATTEGGIAMENTO DA 3 MILIARDI DI EURO DA PAGARE IN 25 ANNI, IL TITOLO IN PICCHIATA E L’INCERTEZZA SULLA MATERIA PRIMA. IL COLOSSO BRASILIANO CERCA IL SUO FILO D’ARIANNA
OLTRE 3,6 MILIARDI DI RICAVI NEL 2016. ZALANDO È UN COLOSSO DELL’E-COMMERCE FONDATO SULLA CALZATURA. OGGI NON VUOLE SOLO CRESCERE CON L’ONLINE, MA «CREARE IL MERCATO». GIUSEPPE TAMOLA, COUNTRY MANAGER PER ITALIA, SPAGNA E POLONIA, CI SPIEGA COME. INVESTIMENTI, INNOVAZIONE, ESPERIMENTI. E SINERGIA CON LA DISTRIBUZIONE FISICA: “PERCHÉ I NEGOZIANTI HANNO UN’EXPERTISE UNICA”
QUANDO A LINEAPELLE SI CAMPIONANO LE PELLI, CONCIATORI E CLIENTI DANNO INIZIO A UN NUOVO FUTURO. QUELLO CHE SI È ANNUNCIATO DURANTE IL PRIMO TRIMESTRE 2017 RASSICURA: PRODUZIONE CONCIARIA IN CRESCITA, CALZATURA CHE SI RISCOPRE CAUTAMENTE OTTIMISTA, PELLETTERIA CHE SI EVOLVE CON LE GRIFFE. IL PEGGIO (FORSE) È ALLE SPALLE
IN UNA CAUSA PER CONTRAFFAZIONE, IL TRIBUNALE DI MILANO STABILISCE CHE L’USO DELLA PELLE RAPPRESENTA UN’AGGRAVANTE, MENTRE I MATERIALI SINTETICI SONO GLI UNICI A ESSERE “ECOFRIENDLY”. SOLO PERCHÉ LA PARTE LESA È LA RADICAL-VEG STELLA MCCARTNEY. SENZA ARGOMENTI SCIENTIFICI, I GIUDICI RAFFORZANO I PEGGIORI LUOGHI COMUNI GREEN E IGNORANO I MERITI DELLA CONCIA. OFFRENDO UN PERICOLOSO ASSIST AI SUOI ANTAGONISTI
DATI TRIMESTRALI CONFERMANO IL TREND 2016: IL LUSSO CRESCE. ANZI: CORRE. ANCHE LE GRIFFE PIÙ AFFATICATE (BOTTEGA VENETA, HUGO BOSS) TORNANO IN AREA POSITIVA. MA TUTTI, A COMINCIARE DA BERNARD ARNAULT (LVMH, NELLA FOTO), PREDICANO PRUDENZA. PERCHÉ LO SCENARIO INTERNAZIONALE È INSTABILE E NESSUNO PUÒ GARANTIRE CHE NON CI SIA UN’ALTRA CRISI IN ARRIVO
SI CHIAMA APPARITION, LA PRODUCONO I DANESI DI ECCO. DICONO DI AVER RISOLTO I PROBLEMI CHE DA SEMPRE LA CONFINANO NELL’AMBITO DEL “BELLO ED EFFIMERO” E CHE POSSIEDE INFINITE POSSIBILITÀ E APPLICAZIONI. RIUSCIRANNO A TRASFORMARE IL SOGNO DELLA PELLE TRASPARENTE IN BUSINESS? CRONISTORIA DEI TENTATIVI PIÙ CELEBRI DI PRODURLA. NEL 1894, PER ESEMPIO…
DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI. GUARDATEVI DAL MODO IN CUI SI PROMUOVONO. DAL MATERIALE RICAVATO DALLA VINACCIA A QUELLO CHE VIENE DALL’ANANAS, TUTTE LE PRESUNTE ALTERNATIVE ALLA CONCIA SBANDIERANO LA RETORICA VEGAN PER NASCONDERE QUEL CHE NON RIESCONO A ESSERE. MA NON POSSONO FARE A MENO DI IMITARE
MODA E ACCESSORI TREMANO ALL’IDEA DELLA BORDER TAX IPOTIZZATA DALLA CASA BIANCA. PER LA CONCERIA NIENTE DI NUOVO. DA ANNI FA I CONTI CON UN FEROCE PROTEZIONISMO CHE, NEL MONDO, SOTTRAE AL LIBERO MERCATO OLTRE IL 50% DELLE PELLI GREZZE E WET BLUE. INVOCANDO I SOLITI ALIBI, RIMBALZANDO TRA IPOCRISIE E CONTRADDIZIONI
ERMENEGILDO ZEGNA E POLTRONA FRAU PRESENTANO A MILANO IL PROTOTIPO SPERIMENTALE DEL MODELLO LINEA A, UTILIZZANDO L’ESCLUSIVA PELLE TESSUTA. BELLA, VERO? PECCATO CHE AL SALONE DEL MOBILE (4-9 APRILE) I DESIGNER ABBIANO PREFERITO PUNTARE SUI TESSUTI: “SONO PIÙ TRENDY”. E COSÌ LA CONCIA PER L’IMBOTTITO, IN GUERRA ANCHE SUI PREZZI, ACCUSA UN RALLENTAMENTO
“SIAMO PROFONDAMENTE PREOCCUPATI”, DICONO I CONCIATORI ITALIANI (E NON SOLO). LE MACELLAZIONI CRESCONO. LA DOMANDA DI PELLI FINITE È STABILE. I BRAND NON ACCETTANO AUMENTI. MA I LISTINI DELLA MATERIA PRIMA SONO SOTTO PRESSIONE DA MESI. CRONACA DI UNO STRESS INGIUSTIFICATO
INTELLIGENTI E INTERCONNESSE, DIGITALI E INTERATTIVE. ANCHE DA REMOTO. LE TECNOLOGIE 4.0 IRROMPONO NELL’AREA PELLE. NE RIVOLUZIONANO IL PROCESSO PRODUTTIVO E RIBADISCONO CHE ESISTE UN’UNICA SOLUZIONE PER ESSERE (SEMPRE PIÙ) COMPETITIVI: L’INNOVAZIONE
2015. 2016. 2017, FORSE. IL TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO TRA UE E GIAPPONE RESTA IN STAND BY. MENTRE A BRUXELLES È IN PROGRAMMA L’ENNESIMO INCONTRO CON IL PREMIER DI TOKYO, SHINZO ABE (NELLA FOTO), LA PELLE ITALIANA RISCHIA DI RIMANERE SOFFOCATA DALLE QUOTE NIPPONICHE PER ALTRI 10 ANNI. SACRIFICATA SULL’ALTARE DELL’AUTOMOBILE
È UN’ETICHETTA CHE, DA SOLA, GRATIFICA IL CLIENTE E CERTIFICA, DA DECENNI, IL PRESTIGIO DELLA NOSTRA MANIFATTURA NEL MONDO. MA SE FOSSE ANCHE UN FRENO ALL’INNOVAZIONE E UN ALIBI CHE FA PERDERE LA SFIDA CON I COMPETITOR? PARLIAMO DI MADE IN ITALY. E DELL’USO CHE SE NE FA
PER LE GRIFFE: IL POSIZIONAMENTO, I MATERIALI, LE NOVITÀ STILISTICHE. PER I FORNITORI: I PRODOTTI, I SERVIZI, I MERCATI. PER TUTTI LINEAPELLE SI CONFERMA IL LUOGO IDEALE, L’UNICO DEL SUO GENERE, PER DISCUTERE, PROGRAMMARE E CONDIVIDERE UN FUTURO CHE, OGGI, SEMBRA FARE MENO PAURA
“L’ALTO DI GAMMA È IN CRISI”, SI DICEVA. RIDIMENSIONATO COME GLI ACCESSORI MIGNON CHE LE GRIFFE PORTANO IN PASSERELLA. NON È (DEL TUTTO) COSÌ. L’HIGH END NON SI È FERMATO: NEL 2016 CRESCONO (QUASI) TUTTI. IN CRISI, ALLORA, È SOLO IL VECCHIO MODELLO DI BUSINESS. MA A PAGARE IL COSTO DEL CAMBIAMENTO SONO, SOPRATTUTTO, I FORNITORI
Un business mondiale. Un giro d’affari stimato per centinaia di miliardi. Interessi camorristici, terzisti scorretti, manovalanza criminale. Dal porto di Napoli alle boutique di tutta Italia, passando dai laboratori clandestini disseminati per lo stivale, l’industria del falso infetta il fashion system. A tutti i livelli della filiera.
IMMATRICOLAZIONI IN CRESCITA E BILANCI DA RECORD. L’INDUSTRIA DELLE 4 RUOTE CORRE E PROMETTE DI FARLO FINO AL 2022. LA PELLE SI RINNOVA PER UN MERCATO CHE SPOSA L’HI-TECH. MA IL PROTEZIONISMO DI TRUMP E LE CONSEGUENZE DEL DIESELGATE MINACCIANO DI ROVINARE UN QUADRO ALTRIMENTI MOLTO POSITIVO
SOLO IL PREMIER THERESA MAY PUÒ RISPONDERE. BREXIT RESTA UN’INCOGNITA, MA A LINEAPELLE LONDON NON SE NE SONO SENTITI GLI EFFETTI. L’IPOTESI DAZI, INTANTO, RAFFREDDA GLI INVESTIMENTI. LO STESSO DISCORSO VALE PER DONALD TRUMP, CHE PROMETTE BORDER TAX E BRUCIA IL TPP. I NUOVI LEADER MONDIALI IPOTIZZANO IL LIBERISMO IN REGIME PROTEZIONISTICO. È DA CAPIRE SE FUNZIONERÀ
LA STAGIONE NATALIZIA È GIÀ ALLE SPALLE. QUELLA DEI SALDI È IN CORSO. LO SCONTRINO ALLA CASSA RESTA IL TERMOMETRO DELLA SALUTE PER L’INDUSTRIA DELLA MODA E TUTTI CERCANO INDIZI DALLE ULTIME VENDITE PER CAPIRE CHE 2017 SARÀ. DA MILANO A TOKYO, LE CAPITALI DEL FASHION SYSTEM SONO IN SUBBUGLIO. SEGNALI POSITIVI E DELUSIONI, PERÒ, RENDONO DIFFICILI LE PREVISIONI
PRIMA LONDRA, CON LE SFILATE. POI PITTI. IL 2017 NASCE SOTTO IL SEGNO DI UNA MODA MASCHILE CHE GUARDA CON FORZA ALLA PELLE E DI UN MERCATO ANCORA INCERTO E PIENO DI DUBBI. COME QUESTO BUYER A FIRENZE, INTENTO A VALUTARE IL MUST DEL MOMENTO: UNA SNEAKER
LA PROSSIMA SFIDA È IL DIGITALE, ANCHE SE LA GRIFFE PARTE IN RITARDO. PRADA DA DUE ANNI RALLENTA INSIEME AL LUSSO. MA CONTINUA A PROGETTARE. BERTELLI: “NELLA MODA NON C’È GIUSTO O SBAGLIATO. ORA SERVE LIBERTÀ E NON HO PAURA DI METTERLA ALLA PROVA”. MIUCCIA: “TANTE INCERTEZZE, MA SONO OTTIMISTA”
LA «DOPPIA VELOCITÀ» DELLA CONCIA E IL CHIAROSCURO DELLA CALZATURA. LA POSITIVITÀ DELL’AUTOMOTIVE E DI UN CERTO TIPO DI IMBOTTITO. LA PELLETTERIA CHE RIFORMATTA IL SUO MODELLO DI TERZISMO. IL RITMO SODDISFACENTE DEI MACCHINARI E LE PREOCCUPAZIONI DEI CHIMICI. L’AREA PELLE TIRA LE SOMME DI UN ANNO INCERTO E COMPLICATO. E GUARDA AL 2017 CON SPERANZE DI RIPARTENZA. NUMERO SPECIALE DI FINE ANNO.
MARCO PALMIERI, PRESIDENTE DI PIQUADRO, PENSA IN GRANDE. L’ACQUISIZIONE DI THEBRIDGE È IL PRIMO PASSO VERSO LA FORMAZIONE DI UNA HOLDING DELLA PELLETTERIA PREMIUM MADE IN ITALY. UN GRUPPO DOVE BRAND DALLA CHIARA IDENTITÀ STILISTICA UNISCONO LE FORZE PER RAGGIUNGERE RISULTATI CHE, DA SOLI, NON POTREBBERO OTTENERE
LI HA INCASSATI IN 24 ORE, DURANTE IL SINGLES DAY, LO SCORSO 11 NOVEMBRE. JACK MA, CEO DEL COLOSSO DELL’E-COMMERCE ALIBABA, DOMINA E TRASFORMA SENZA SOSTA IL COMMERCIO DIGITALE GLOBALE. E SPAVENTA UN LUSSO CHE, IN RETE, ANCORA NON HA UNA STRATEGIA ED È IN RITARDO
DONALD TRUMP VINCE A SORPRESA LA CORSA PER LA CASA BIANCA: È IL 45° PRESIDENTE USA. LA SUA RICETTA PROTEZIONISTA SPAVENTA IL LUSSO EUROPEO. MA IL REPUBBLICANO È PUR SEMPRE UN BUSINESSMAN CHE CONOSCE IL MERCATO. LA PELLE ITALIANA, CHE NEGLI ULTIMI 18 MESI HA AUMENTATO LE RELAZIONI CON GLI STATES, LO ATTENDE AL BANCO DI PROVA
L’AUTOMOTIVE CORRE E NON ACCENNA A FERMARSI. CRESCONO LE NUOVE IMMATRICOLAZIONI, SI ESPANDE (SOPRATTUTTO IN ASIA) IL MERCATO DELLE VETTURE DI LUSSO E AUMENTA L’IMPIEGO DELLA PELLE PER INTERNI. MENTRE LA CONCIA ITALIANA CONQUISTA QUOTE DI MERCATO, LA SFIDA DEL FUTURO È L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
DUE VISITATRICI SPAESATE A GDS. QUELLA DELLA SCORSA ESTATE È STATA L’ULTIMA EDIZIONE A LUGLIO DELLA FIERA TEDESCA: DAL 2017 RITORNA A SETTEMBRE. ALLO STESSO MODO, TUTTE LE PRINCIPALI RASSEGNE DELL’AREA PELLE, DA THEMICAM A LINEAPELLE, HANNO INVERTITO LA ROTTA, ABBANDONANDO LA TENDENZA ALL’ANTICIPO. LO IMPONE LA NUOVA LOGICA DEL MERCATO E, NEL CASO DI GDS, LA VOLONTÀ DI SOPRAVVIVERE
PER I RUSSI COMPRARE MADE IN ITALY È SEMPRE PIÙ DIFFICILE. IL RUBLO SVALUTATO GONFIA I PREZZI E VENDE SOLO CHI PUNTA AL RIBASSO (MA DI ITALIANO HA, SPESSO, SOLO IL NOME). I BUYER DI MOSCA SI RIAFFACCIANO ALLE FIERE DI SETTEMBRE, MA DISERTANO OBUV. MAGGIORI SPERANZE DA KIEV E KAZAKISTAN. INTANTO IL PROTEZIONISMO RILANCIA LA CONCERIA LOCALE. CHE TORNA A INVESTIRE
SULLE PASSERELLE E, CONTEMPORANEAMENTE, IN BOUTIQUE E ONLINE. ALLE ULTIME FASHION WEEK HA ESORDITO IL NUOVO MODELLO DI MARKETING, FRUTTO DEI TEMPI RAPIDI DELLA CIVILTÀ DIGITALE. LA MODA SI SPACCA TRA CHI RIVOLUZIONA IL SUO APPROCCIO E CHI, COME D&G, DICE NO, «PERCHÉ IL LUSSO È RICERCATEZZA E ATTESA». INTANTO LE CONCERIE DEVONO ESSERE PIÙ AGILI E TEMPESTIVE PER TENERE IL PASSO
GLI EFFETTI PER L’INDUSTRIA DELLA MODA EUROPEA SONO ANCORA UN’INCOGNITA. A MARZO 2017 INIZIA BREXIT, L’ADDIO DEL REGNO UNITO ALL’UE SANCITO DAL VOTO DEL 23 GIUGNO. MENTRE LONDRA E BRUXELLES ORGANIZZANO I NEGOZIATI, I PRIMI CONTRACCOLPI PER L’AREA PELLE ARRIVANO DALLE OSCILLAZIONI DELLA STERLINA.
MILANO, 20/22 SETTEMBRE: UNA VISITATRICE SPERIMENTA LA REALTÀ VIRTUALE PER SCOPRIRE I TREND DELLA PROSSIMA STAGIONE INVERNALE. CON INGRESSI IN CRESCITA DEL 9% E IL +13% DI BUYER STRANIERI, LINEAPELLE HA RAFFORZATO IL SUO PRIMATO GLOBALE. DA MILANO IDEE E PROGETTI PER RIPARTIRE
MARCO BIZZARRI E ALESSANDRO MICHELE, CEO E DIRETTORE CREATIVO DI GUCCI. INSIEME, IN APPENA UN ANNO, HANNO RILANCIATO LA GRIFFE. IDEE, IDENTITÀ, VELOCITÀ: QUESTA LA FORMULA DELLA RISCOSSA PER UN BRAND DI RIFERIMENTO DEL LUSSO E DELL’AREA PELLE ITALIANA E INTERNAZIONALE. CHE SI RITROVA A LINEAPELLE DAL 20 AL 22 SETTEMBRE PER PROGRAMMARE IL FUTURO
theMICAM TRAVOLGE LE ASPETTATIVE E PORTA A FIERAMILANO RHO IL 5% IN PIÙ DI BUYER. MIPEL INCASSA IL RITORNO DEI CLIENTI ITALIANI E STUDIA NUOVE STRATEGIE PER ATTRARRE GLI STRANIERI. SI RIVEDONO RUSSI E UCRAINI. LE FIERE DI RIFERIMENTO PER CALZATURA E PELLETTERIA CHIUDONO IN POSITIVO E DIMOSTRANO CHE, ANCHE QUANDO IL MERCATO SOFFRE, L’INTRAPRENDENZA PAGA.
GABRIELLA MARCHIONI BOCCA, PRESIDENTE ASSOMAC, INCORAGGIA I PRODUTTORI DI TECNOLOGIA A CAMBIARE ANCORA UNA VOLTA MENTALITA’ E STRATEGIA. IL RESHORING: “CONCRETO, MA ANCORA LIMITATO”. LA SINERGIA TRA SIMAC/TANNING TECH E LINEAPELLE: “ESEMPLARE. ALLA FILIERA SERVE MAGGIORE UNITA’. ALTRIMENTI NON SI VA PIU’ DA NESSUNA PARTE”.
RICCARDO BRACCIALINI, PRESIDENTE AIMPES, DESCRIVE COSÌ IL MODO IN CUI, OGGI, LAVORA UN PELLETTIERE ITALIANO. L’EXPORT TRAINA IL SETTORE NEL 2015, MA FRENA A INIZIO 2016: «SPERIAMO DI CHIUDERE L’ANNO SU QUESTI LIVELLI». LA SINERGIA DEL SISTEMA MODA ITALIANO: «NECESSARIA: DA SOLI PERDIAMO»
OTTIMO LIVELLO DI INTERESSE, GRANDE QUALITÀ, CREATIVITÀ RASSICURANTE E SENZA ECCESSI. MILANO, 6/7 LUGLIO: ANTEPRIMA BY LINEAPELLE RILANCIA LA SUA IDENTITÀ DI ESCLUSIVO LABORATORIO CREATIVO PER LA FASCIA ALTA. STAGIONE INVERNALE 2017/18: AVVIATO IL WORK IN PROGRESS STILISTICO. APPUNTAMENTO AL 2017.
GIANNI RUSSO, PRESIDENTE UNIC: «”COESIONE, APERTURA E CONDIVISIONE PER UN NUOVO MODELLO DI ATTIVITÀ ASSOCIATIVA”. MERCATO: LIMITATA FLESSIONE NEL 2015, SPERANZA DI TENUTA PER IL 2016. L’IMPORTANZA DI LINEAPELLE. LA MISSION DELLA SOSTENIBILITÀ. BREXIT: INCOGNITE E (FORSE) QUALCHE OPPORTUNITÀ
MILANO MODA UOMO LA CELEBRA E LA TRADUCE IN CAPISPALLA, CALZATURE E OUTFIT SPORTIVI. PITTI UOMO LA SVILUPPA IN MODO INNOVATIVO, FINO A TATUARLA. MALGRADO SI PRESENTASSERO LE COLLEZIONI PRIMAVERA-ESTATE, LA PELLE SI CONFERMA UN MUST PER TUTTE LE STAGIONI
ANNARITA PILOTTI, PRESIDENTE ASSOCALZATURIFICI: “LA CRISI NON È ANCORA FINITA”. SANZIONI ALLA RUSSIA DA ABBATTERE, COME I DAZI USA E LE QUOTE DI TOKYO. AVVICINARE theMICAM ALLE SFILATE: “UN AUSPICIO COMUNE, C’È DA LAVORARCI”
RUSSIA 2015: GLI ACQUISTI DI FASCIA ALTA CRESCONO DELL’8% IN VALORE. I GRANDI RICCHI REAGISCONO ALLE SANZIONI OCCIDENTALI. APPROFITTANO DELLA SVALUTAZIONE DEL RUBLO, INVESTONO IN VALUTA ESTERA E COMPRANO GRIFFE IN PATRIA. MA LA CLASSE MEDIA È ALLO STREMO
GERMANIA, INIZIO APRILE. LA TV PUBBLICA TRASMETTE UN SERVIZIO CHE DIFFAMA LA CONCIA TOSCANA. NON È L’UNICA A FARLO. CON I SOLDI DI BRUXELLES, ALCUNE ONG SPARANO CONTRO LA PELLE ITALIANA, IN UNA STRANA ALLEANZA CHE TROVA A BERLINO IL PUNTO D’INCONTRO
PECHINO, 15 MAGGIO 2016. DUE RAGAZZE FANNO SHOPPING. IL GIGANTE ASIATICO ABBANDONA IL RUOLO DI (POVERA) FABBRICA DEL MONDO. PIÙ QUALITÀ PER LA NUOVA BORGHESIA, FUTURO TRAINO DEI CONSUMI INTERNI. CAMBIA IL RAPPORTO CON L’OCCIDENTE. MA COME?
L’AMBIENTALISTA LIVIA FIRTH, AL COPENHAGEN FASHION SUMMIT, ACCUSA LA MODA: «CREDE NEI CONSUMI, NON IN ECOLOGIA ED ETICA SOCIALE». ECCEZIONI VIRTUOSE: LA FILIERA ITALIANA E, SOPRATTUTTO, LA PELLE, CHE LANCIA IL PROGETTO CLEAR. PER FARE ORDINE IN UN MARE DI CHIACCHIERE
COSTUME NATIONAL, BOTTEGA VENETA, CORNELIANI. INSIEME A NUMEROSE ALTRE GRIFFE NON SFILERANNO A MILANO MODA UOMO. CNMI: «NON SONO ASSENZE TOUT COURT, CAMBIA IL MODO DI MOSTRARE LE COLLEZIONI». TRE LE NEW ENTRY DI GIOVANI EMERGENTI.
CLAUDIO MARENZI, PRESIDENTE SMI, È CONVINTO CHE MODA, TESSILE E PELLE DEBBANO «COMBATTERE DALLO STESSO LATO DELLA BARRICATA». SOSTENIBILITÀ, FIERE, LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE. E UNA PARTICOLARE ATTENZIONE PER L’IRAN. Intervista esclusiva.
DIBATTITO AUTOMOTIVE. “MERCATO IN RITARDO. SOLO IL 10% HA DIGITALIZZATO L’OPERAZIONE”. RISPOSTA: “GLI UTILIZZATORI: “FARLO “ALLA VECCHIA MANIERA” È PIÙ PRODUTTIVO”. IL FUTURO È IBRIDO
TAMIM BIN HAMMAD AL-THANI, EMIRO DEL QATAR E PROPRIETARIO DI VALENTINO, È A CACCIA DI ALTRI BRAND DEL LUSSO (E NON SOLO).
Intervista a Carlo Capasa, 58 anni, presidente CNMI, spiega la leadership italiana nel fashion system e quali nuove responsabilità questo primato impone a tutta la filiera.
Il valzer degli stilisti
Qualcosa ritorna
L’agnello di Pasqua
Prada l’ha fatto
Pelle da Tod’s
Lineapelle
La nuova asia calzaturiera
Iran e mercato
The cloak of the Dragon, London
MODA: CHE TEMPO CHE FA
Fuga da Parigi
Giancarlo Giannini adAnteprima
Scegli uno dei nostri piani di abbonamento
Nome utente o indirizzo email
Password
Ricordami