Non si è ancora arrivati ai risultati finali della campagna di analisi del progetto pilota sulle acque di scarico delle concerie italiane. Ma alla platea di circa 300 tra imprenditori e manager accorsi il primo febbraio al Campus Bovisa del Politecnico di Milano per la seconda sessione di “Enhancing Chemical Management. A Supply Chain Shared Goal”, UNIC – Concerie Italiane ha potuto raccontare i primi, positivi, riscontri del percorso intrapreso con ZDHC. L’evento è promosso da gruppi del lusso come Burberry, Hugo Boss, Kering e (tra gli altri) LVMH, con Politecnico Milano, ZDHC e 4sustainability. Se l’obiettivo condiviso dall’intera filiera è ridurre l’impiego di famiglie di sostanze considerate pericolose, le rilevazioni di UNIC – Concerie Italiane confermano che, già ora, la loro concentrazione nelle acque di scarico delle imprese italiane è bassa, mentre in nessun caso si sono trovati nei reflui di una sola azienda tutte le famiglie poste sotto attenzione. L’obiettivo, ora, è definire quali siano i limiti di concentrazione accettabili per la concia, diversi, per la peculiarità del settore, da quelli accettabili per il tessile.
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