Fare la cernita dei protocolli e delle linee guida esistenti e già applicate dalle griffe alle concerie. Selezionare il meglio di ognuna di queste per ogni campo e svilupparne di nuove per quegli ambiti dove invece non ne esistono. Redigere il documento che metta d’accordo brand e supplier sulle questioni chimiche della moda in pelle. È questa la tabella di marcia in tre tempi del progetto CLEAR (Confidence in Leather Analysis Results), il gruppo di lavoro promosso da UNIC che riunisce allo stesso tavolo concerie e player dell’industria della moda. Gli argomenti da affrontare non mancano. Al secondo meeting, tenuto giovedì 13 a Milano, i partecipanti ai lavori hanno discusso, tra le altre cose, di gestione del campione (dalla preparazione al modello di richiesta analisi, passando dalla sua tracciabilità) e dei metodi di analisi e interpretazione dei risultati, oltre che dei confini della responsabilità della conceria sulla vita chimica del prodotto in pelle e del rapporto con i laboratori d’analisi in caso di controversie su “materiali non conformi”. (rp)
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