La nuova cessione di Lanxess: venduta la miniera di cromo

La nuova cessione di Lanxess: venduta la miniera di cromo

“Logicamente strategica”. È la definizione adottata dal manager Rainier van Roessel per descrivere la nuova cessione di Lanxess. Il colosso tedesco della chimica ha annunciato di aver venduto la quota del 74% della miniera di cromo in Sudafrica a Clover Alloys Proprietary Limited. È un fornitore locale di minerali fini di cromo. In altre parole, Lanxess prosegue nella sua strategia di dismissione del chrome business. Un percorso iniziato lo scorso agosto con la cessione della divisione chrome chemicals ai cinesi di Brother Enterprises.

Mercato a rilento
Lo scorso maggio, rendendo noti i dati del primo trimestre 2019, la società tedesca aveva evidenziato per il settore conciario una performance positiva del 3,3%. Ma la Leather Business Unit aveva conosciuto una domanda “weak”, debole, per il cromo. Tre mesi più tardi era arrivato l’annuncio della cessione a Brother Enterprises dello stabilimento di Newcastle (Sudafrica). Qui Lanxess produceva sodio dicromato e dava lavoro a circa 220 dipendenti. L’altro sito produttivo sudafricano di Lanxess, quello di Merebank, continua (“presumibilmente fino al 2024”, scrivono dalla Germania) a produrre sali di cromo destinati all’industria conciaria anche se fino ad allora lo farà per conto di Brother

L’operazione
L’accordo tra Lanxess e Clover Alloys è stato sottoscritto il 15 novembre, ma l’operazione si concluderà dopo l’ok delle autorità competenti. Quindi, probabilmente, entro la fine del prossimo anno. Una partecipazione del 26% rimarrà in capo a DIRLEM, attuale azionista di minoranza, che rappresenta i dipendenti e alcuni investitori privati. “Negli ultimi anni abbiamo chiaramente focalizzato il nostro portafoglio su prodotti chimici differenti. Stiamo sistematicamente proseguendo su questa strada – spiega van Roessel, membro del CdA Lanxess -. A seguito della vendita della nostra attività a base di cromo è logicamente strategico cedere anche la nostra partecipazione nella miniera come fonte chiave di materie prime per questa attività “. La miniera impiega circa 500 dipendenti e coinvolge 1.000 appaltatori. Il valore dell’operazione è top secret.

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