La prima veneta di Prossimapelle si è svolta venerdì scorso, 29 novembre, ad Arzignano. Un esordio che ne ha confermato l’identità e messo sul tavolo (tecnico) alcuni argomenti di riflessione per la filiera conciaria.
Networking
Trentadue gli espositori presenti, divisi tra aziende chimiche associate a UNPAC (Unione Nazionale Produttori Italiani Ausiliari Conciari), produttori di tecnologia e fornitori di servizi. Obiettivo (centrato), oltre a quello di garantire uno spazio di networking: presentare nuovi prodotti e articoli. Ma anche essere un luogo di confronto e dibattito.
Tavolo tecnico
La prima veneta di Prossimapelle ha proposto un tavolo tecnico dal titolo Pelle Italiana tra Tecnologia e Scienza. Sottotitolo: Governare la transizione verso sostenibilità e innovazione di sistema per valorizzare l’identità di filiera. Ampio l’orizzonte dei contenuti. Inziando dagli strumenti a disposizione delle aziende per gestire gli aspetti più critici legati alle sostanze chimiche preoccupanti. Passando alla transizione in atto verso ausiliari chimici da risorse rinnovabili e riciclate. Arrivando all’importanza della formazione tecnica superiore (ITS) e delle nuove tecnologie. Senza dimenticare la comunicazione, il dialogo con tutti i portatori di interesse e la sostenibilità vista dalla parte dei clienti e dei consumatori
Relatori
Il tavolo tecnico ha ospitato gli interventi di Giancarlo Lovato (Commissione Tecnica UNPAC area Veneto), Roberto Vago (direttore ASSOMAC), Giorgio Pozza (direttore scientifico Distretto Veneto della Pelle), Guido Zilli (Gruppo Dani, responsabile Sostenibilità e Comunicazione), Baptiste Cassan-Barnel (Bottega Veneta, Sustainability Project Manager), Luca De Iulis (The Id Factory).
Cos’è Prossimapelle
Prossimapelle è organizzata da UNPAC e arriva ad Arzignano dopo quattro edizioni svolte a Santa Croce sull’Arno. L’one day event veneto del 29 novembre ha confermato la formula espositiva. Con l’obiettivo, “mettere a confronto – spiega UNPAC in una nota -, in modo costruttivo e tecnico, i produttori di tecnologia e le concerie”.
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