Studi innovativi sul riuso della pelle. Nuove soluzioni per l’economia circolare nel settore conciario. Case history industriali e nuovi temi di ricerca come spunti di sviluppo per il futuro. Le difficoltà e le opportunità offerte dall’attuale sistema legislativo. Il 46° Convegno Nazionale AICC (Associazione Italiana dei Chimici del Cuoio) si è svolto venerdì 8 giugno nel Teatro della Compagnia di Castelfranco di Sotto (Pisa) ponendo al centro il tema “La pelle icona del lusso: l’arte di nobilitare uno scarto con sostenibilità”. Un tema affrontato attraverso il racconto di varie esperienze: dalla trasformazione dei sottoprodotti di origine animale in fertilizzanti che ritornano al sistema alimentare, al riciclo delle acque di scarico delle concerie, al recupero del cromo, allo smaltimento e riutilizzo dei fanghi in agricoltura. In questo contesto virtuoso – da uno studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – è emerso quanto le normative vigenti siano percepite dal settore come una barriera allo sviluppo dell’economia circolare, e di quanto si sente la necessità di una semplificazione legislativa. “Il raggiungimento degli obiettivi, per procedere nella ricerca con un impegno costante, è possibile solo ampliando la sinergia nella filiera”, ha commentato a conclusione del convegno Franca Nuti, coordinamento AICC Area Toscana. “È necessaria una trasversalità nel nostro contesto – ha aggiunto Ernesto Pisoni, presidente AICC -. Occorre aprirsi a uno scenario di confronto, senza temere di compromettere i segreti aziendali. Solo questo permette di andare avanti in un percorso di sostenibilità del settore”. (mvg)
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