Sono confermati i licenziamenti annunciati dalla multinazionale di prodotti chimici Tfl e parte ora la proposta di un incentivo economico per favorire l’esodo volontario. Sembrava essersi aperto uno spiraglio per lo stabilimento pisano di Castelfranco di Sotto, ma l’azienda di proprietà statunitense, con filiale toscana in via dell’Industria, non farà dietrofront e metterà in atto il suo piano di riduzione del personale. I vertici non sembrano credere che la realtà locale possa avere grandi speranze di recupero: l’unica strada da battere sarà quella dei tagli. Ecco allora un corposo incentivo per quanti sono colpiti dalla manovra: soldi per l’esodo volontario, fino al 29 febbraio. Una buona uscita che ormai anche i sindacati raccomandano di accettare e che verrà proposta nelle altre sedi italiane della multinazionale. La decisione è l’esito di un accordo preso a seguito dell’incontro dell’11 novembre tra vertici del gruppo Black Diamond e delegati sindacali Filctem-Cgil e Femca-Cisl. Per i 6 lavoratori su 23 che rischiavano l’esubero nella sede pisana si apre questa opzione. Si va quindi su base volontaria, il futuro dello stabilimento di Castelfranco dipenderà da chi si offrirà tra i 27 dei 152 dipendenti italiani. (mvg)
TRENDING