Dopo la laurea in Chimica all’Università di Pisa, vince una borsa di studio in Tecnologie Conciarie presso la Stazione Sperimentale Pelli e Materie Concianti di Napoli. Nel 1992 inizia il suo percorso all’interno dell’azienda chimica Figli di Guido Lapi, come responsabile di laboratorio. Un ruolo che si evolve con gli anni fino ad arrivare all’attuale incarico di responsabile Ricerca e Sviluppo e del Sistema di Gestione, Qualità e Sicurezza. Franca Nuti riveste, inoltre, altri incarichi collaterali: fa parte della commissione tecnica di UNPAC (Unione Nazionale Produttori Italiani Ausiliari Conciari) e, dallo scorso anno, della commissione normazione dell’UNI per l’elaborazione dei metodi analitici per prodotti chimici. Dall’88 è nel consiglio direttivo di AICC (Associazione Italiana dei Chimici del Cuoio). “È stata un’evoluzione – racconta -. Il mondo delle normative nella chimica è cambiato negli anni e i ruoli che ho rivestito si sono evoluti insieme a questa trasformazione”. L’essere donna in un settore prettamente maschile, spiega, “non mi ha portato ad avere grossi problemi. Quando mi sono affacciata nel settore dopo la laurea c’erano pochissime donne. È stata una sorpresa, ma mi sono sentita sempre rispettata, sia a livelli alti che con il personale interno”. “La diffidenza iniziale c’è, ma è sempre svanita nel momento in cui si passa all’operatività”. “Vero è che una donna deve sempre dimostrare qualcosa in più. Non si parte mai da zero, ma da uno scalino sotto. Nell’essere donna, per essere credibili, dobbiamo dimostrare competenze e sviluppare un atteggiamento corretto nella comunicazione. Non è possibile pensare di fare carriera per atto dovuto”.