Che Finproject punti allo sbarco in Borsa (listino AIM) non è una novità assoluta, ma che sia finita sotto la lente di ingrandimento di un colosso come ENI, sì. In base ad alcune indiscrezioni di mercato, infatti, il gruppo marchigiano (“leader internazionale nella produzione di PVC compounds compatti ed espansi e nella produzione, commercializzazione, stampaggio di suole per scarpe e manufatti in materiali ultraleggeri per i più importanti brand del mercato calzaturiero”), avrebbe dato mandato a Ubi Banca per valutare lo sbarco a Piazza Affari (direttamente o tramite una SPAC) o la possibilità di un ingresso esterno nel capitale sociale. Lo ha riportato Il Sole 24 Ore, inserendo tra gli interessati al gruppo guidato dal ceo Maurizio Vecchiola (e partecipato al 40% da Vei Capital, veicolo di Palladio Finanziaria) oltre a Vei 1 (che punterebbe a una fusione) anche ENI che “avrebbe visionato” il dossier. Come già ribadito in più occasioni, l’azienda preferirebbe intraprendere un percorso proprio che la porterebbe a Piazza Affari nonostante le continue richieste da parte di SPAC, private equity e altri gruppi di entrare nel capitale della società con sede a Morrovalle (Macerata). Finproject, che abbiamo contattato, per ora non ha ancora risposto alla nostra richiesta di commento. (mv)
A destra, nell’immagine, Maurizio Vecchiola (foto Finproject)
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