La congiuntura negativa non risparmia nessuno. La concia brasiliana non sorride più. Seppur minimo, a febbraio 2025, le esportazioni di pelle hanno registrato un calo dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo l’associazione di riferimento CICB, sulla base dell’elaborazione dei dati dell’istituto per il commercio estero SECEX, il fatturato estero ha raggiunto i 97,7 milioni di dollari. Risultati positivi, invece, in termini di superficie (+13,3%) e peso (+22,8%). Bilancio più che positivo anche per l’export di calzature, stando ai dati del Brazilian Footwear Industries Association (Abicalçados). Nei primi due mesi del 2025 volumi al +18,9% e valore al +8,9%.
La concia brasiliana
Nel febbraio 2025 il Brasile ha esportato 9,6 milioni di metri quadrati di pelle. Il grezzo ha visto una riduzione dello 0,4%, mentre i prodotti finiti hanno registrato un -2,5%. L’unico settore che cresce è quello dei semilavorati, seppur con alcune specifiche. + 32,5% per il Wet blue e -7,3% per il WB split. I principali mercati sono stati comunque la Cina, l’Italia e gli Stati Uniti. Verso l’Italia (che si conferma comunque il secondo mercato di riferimento) il Brasile ha visto una crescita di esportazioni, con un valore pari al +19% rispetto all’anno precedente. Intanto il 19 marzo la concia brasiliana si riunisce per il forum della sostenibilità per parlare di tracciabilità e ciclo di vita nell’industria della pelle.
La calzatura sorride
Le esportazioni di calzature brasiliane, invece, hanno raggiunto 21 milioni di paia nei primi due mesi del 2025, con un fatturato di 174,23 milioni di dollari. A febbraio sono state esportate 9,6 milioni di paia, con un aumento del 18,9% in volume e dell’8,9% in valore rispetto all’anno precedente. I principali mercati sono stati l’Argentina, gli Stati Uniti e la Spagna, con l’Argentina che ha fatto registrare un incremento del 96,5% in volume e del 62,2% in valore.
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