Tra i tanti ricordi che suscita la notizia della scomparsa, all’età di 96 anni, di Enrico Juliani, uno dei primi risale al 1° ottobre 2002, un martedì (foto in alto al sinistra). È il giorno in cui, nel tardo pomeriggio, a Solofra, presso Albatros, la sua conceria, si presentò in visita ufficiale Carlo Azeglio Ciampi, allora Presidente della Repubblica Italiana. Un momento storico (nella foto a destra, l’articolo che nel 2002 dedicammo alla visita presidenziale), ricordato ancora oggi e che dimostra quanto Albatros e la figura di Enrico Juliani fossero diventati un punto di riferimento per la conceria italiana.
Addio a Enrico Juliani
Enrico Juliani si è spento all’età di 96 anni venerdì scorso, 17 novembre. Specializzata in montone double face, ma nota anche per alcune soluzioni innovative (fu la prima a realizzare una pelle trasparente), Albatros, all’atto della fondazione (1976), pose le sue radici nell’esperienza che Enrico Juliani, insieme ai fratelli Giacomo e Antonio, maturò gestendo la conceria Juliani, avviata dal padre nel 1927. Juliani fu molto presente anche nella vita associativa locale e nazionale. Tra le tante cariche, ricoprì quella di Presidente di Confindustria Avellino, dei conciatori di Solofra e del CODISO (Consorzio Disinquinamento Solofra). Per anni fu Consigliere di UNIC – Concerie Italiane. Il 31 maggio 2003 ricevette l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
Uno stratega illuminato
“Enrico Juliani – ricorda Mario De Maio (DMD Solofra), presidente della sezione Conciatori di Confindustria Avellino – fu lungimirante e, per certi versi rivoluzionario. Uno stratega illuminato capace di capire prima degli altri i cambiamenti epocali. Per noi conciatori era un simbolo da prendere a modello, il faro che illuminava il buio di un settore sempre più difficile. È stato la guida per l’intero distretto. Sempre ottimista e sempre pronto ad elargire consigli e saggi suggerimenti in ogni occasione. Un pater familias che vedeva e viveva l’azienda come la sua famiglia. È stato un pioniere che, certamente prima di Brunello Cucinelli, vedeva l’uomo al centro dell’azienda, dove l’etica è parte fondamentale dell’impresa. Una posizione certamente coraggiosa per la storia di quei tempi. Ha fatto crescere la nostra cultura conciaria e trasformato la mentalità imprenditoriale da artigianale a una più industriale, avendo però sempre come punto di forza, la manualità e la professionalità dei dipendenti”. Una figura talmente basilare per Solofra che, conclude De Maio, “chiederò al Sindaco, a nome dei conciatori di Solofra, di dedicare una strada o una piazza alla famiglia Juliani che più di tutte ha dato lustro al nostro distretto”.
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