Per Curtume CBR spunta l’ipotesi nazionalizzazione. Lo sostengono fonti sindacali, che appoggiano i lavoratori rimasti senza impiego e, nel frattempo, seguono le trattative delle autorità argentine per un possibile futuro dell’azienda. Intanto arriva una nuova tegola: la sospensione del REPRO, cioè dell’assegno previsto dallo Stato come sostegno al reddito nei casi di aziende in difficoltà.
Ipotesi nazionalizzazione per Curtume CBR
Il segretario generale del sindacato SECALAR, Federico Zalazar, ha incontrato i lavoratori della conceria Curtume CBR per aggiornarli sul destino dell’azienda. Secondo Zalazar, come riporta fenix951.com.ar, la conceria è ormai sull’orlo del fallimento nonostante gli sforzi (soprattutto pubblici) che hanno permesso la ripartenza di parte dell’attività. “L’unico modo per l’imprenditore di salvarsi, è presentare istanza di fallimento” ha spiegato. Il sindacalista ha chiesto, quindi, un incontro con i parlamentari, prospettando poi la gestione da parte del governo provinciale.
La tegola REPRO
Molto più concreto è l’annuncio da parte delle autorità della sospensione del REPRO (Programa de Recuperación Productiva), l’assegno di sostegno al reddito. Una tegola non da poco per le centinaia di dipendenti. Sempre stando a quanto riporta fenix951.com.ar, lo stop deriverebbe da questioni tecniche. In particolare da alcuni aspetti tecnico-legali che vanno al di là delle verifiche, già effettuate, sull’effettiva difficoltà in cui versa l’azienda. (art)
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