Dal 2016 a oggi in Argentina hanno chiuso circa 25 concerie, con la perdita di almeno 3.000 posti di lavoro. Della crisi dell’area pelle del Paese sudamericano, sferzata dalle liberalizzazioni del governo Macri e dalla recente crisi del peso, abbiamo scritto a più riprese. Adesso CIMA, l’associazione di categoria di Buenos Aires, arriva anche un bollettino di guerra con il dettaglio conciario. A danneggiare il settore manifatturiero secondo CIMA, riporta elsol.com.ar, sono anche gli aumentati costi dell’energia e delle materie prime.
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