Una campagna di comunicazione per ristabilire la verità intorno alla pelle e all’industria conciaria, una risposta mediatica a chi, invece, denigra il materiale in maniera strumentale. La annuncia il presidente Gianni Russo nel corso dell’assemblea annuale di UNIC – Concerie Italiane. “Abbiamo già affidato l’incarico ad una importante agenzia, che opera a livello internazionale, per una campagna che costruisca un percorso strategico di advertising in grado di contrastare i pregiudizi imperanti”.
Crisi d’identità
Il frangente delicato che attraversa il settore conciario più che come una crisi di mercato, va interpretato come “una crisi d’identità”, spiega Russo durante la sua relazione. Una crisi d’identità che coinvolge il pubblico dei consumatori finali, da una parte, disorientati da chi “fa la guerra alla pelle e al cuoio con accuse paradossali, con campagne fuorvianti, basate su assunti errati, a volte francamente ridicoli”. Una crisi d’identità (anche) degli operatori del settore, travolti dalla “massiccia introduzione di materiali alternativi e da richieste che snaturano i valori intrinseci dei nostri prodotti”.
Nessuna resa
La concia italiana non ha intenzione di arrendersi, assicura Russo: “Sbaglierebbe chi pensasse che siamo rassegnati alla prospettiva di un declino per molti quasi ineluttabile, come se volessimo essere solo spettatori di una complessità”. Per questo la quotidianità della pelle sarà il focus del quarto World Leather Congress che si terrà a luglio a New York, evento di cui UNIC è tra gli organizzatori insieme all’International Council of Tanners.
Concia sartoriale
Non solo i nemici “mediatici”. La concia italiana è alle prese con un mercato in trasformazione, dove le richieste della clientela si fanno sempre più particolari: “Il nostro settore è diventato sartoriale – spiega Russo –. Tra quelli della moda, siamo diventati i più costumizzati”. Uno sforzo che implica anche grandi sacrifici, “perché è una modalità di lavoro che mette in discussione i nostri modelli produttivi, con ripercussioni sul piano dei costi”.
L’assemblea
L’assemblea annuale del 2019 di UNIC si è tenuta nell’ambito di Unisono – Strategie di Squadra per Crescere Insieme: “È la prima volta che la nostra assemblea si svolge secondo le nuove procedure confederali – spiega Russo –, in concomitanza con le assemblee delle altre sei associazioni aderenti a Confindustria Moda”. A Unisono, in svolgimento presso l’Università Bocconi di Milano, seguirà le Assise Generali di Confindustria Moda.
I meriti di UNIC
Le attività di promozione internazionale, con i roadshow nelle principali metropoli internazionali della moda (Seoul, Tokyo, Shanghai, Londra, Madrid e New York, tra le altre). Quelle di formazione, che “coinvolgono tre generazioni – ricorda Russo – dai bambini delle scuole grazie ad Amici per la Pelle, fino ai manager”. Le attività fieristiche e quelle legali “contro l’uso spregiudicato e scorretto dei nostri termini pelle e cuoio”. Il presidente di UNIC – Concerie Italiane può approfittare dell’assemblea per ribadire i meriti dell’associazione, una realtà “che funziona”.
Foto La Conceria