“La politica ha fatto il proprio dovere, ora tocca agli imprenditori assumersi la responsabilità del rispetto dell’ambiente e delle pratiche della sostenibilità”. È questo il messaggio, stando alle sintesi offerte dalla stampa bengalese, del primo ministro durante l’evento di inaugurazione del distretto conciario di Savar. Sheikh Hasina, dal 2009 alla guida del Paese, ha partecipato in videoconferenza all’evento, dove hanno preso la parola anche altri membri del governo di Dacca, organizzato per celebrare una sorta di taglio del nastro del polo produttivo che prende il posto di Hazaribagh e anche di un nuovo distretto della farmaceutica. Le parole del primo ministro, però, stonano non solo con i ritardi conclamati del sito di Savar, ancora deficitario dal punto di vista delle infrastrutture, ma anche con i report industriali. Stando all’agenzia bengalese dell’Export (EPB), nel periodo luglio-ottobre 2018 il fatturato estero dell’area pelle (materia prima e prodotto finito) ha perso il 19,4% su base annua. Secondo il Daily Star qual è il problema del settore? I ritardi dovuti al trasferimento del distretto conciario da Hazaribagh a Savar. (foto da dhakatribune.com)
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