La pelle brasiliana inizia il 2018 con il freno a mano tirato. Anzi, peggio: innestando la retromarcia. Secondo i dati del Brazil’s Foreign Trade Secretariat (SECEX), a febbraio le esportazioni della macrocategoria “hides & skins” hanno raggiunto quota 143,1 milioni di dollari, in sensibile calo su base annua: -11,2%. La perdita di valore è ancora più evidente se si considerano le quantità, che perdono solo l’1%. Il dettaglio sui primi due mesi dell’anno è spietato per le bovine salate: -61,9% in valore. Contenuta la perdita del wet blue (-1,7%), preoccupante quella del finito: -19,3%. Unica nota positiva, il crust: +16%. Destinazione prioritaria: la Cina. Pechino, infatti, compra il 30,5% della pelle esportata da Brasilia. Seconda posizione per l’Italia, che vale una quota del 15,7%.
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