L’ampliamento del distretto conciario di Calcutta è iniziato. Ieri il primo ministro del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha posato la prima pietra degli insediamenti produttivi progettati nel Bantala Leather Complex, il polo industriale della filiera della pelle che sta crescendo nei pressi della città indiana.
Fuga dall’Uttar Pradesh
L’obiettivo dell’amministrazione locale è quello di attirare nel distretto gli imprenditori in fuga da altri territori, tra cui soprattutto quelli dell’Uttar Pradesh. Qui in molti hanno infatti preferito chiudere la propria azienda, affrontare costi esorbitanti e spostare tutto piuttosto che aspettare la conclusione delle verifiche predisposte dal governo locale prima di dare il via libera alla ripresa delle attività conciarie, ferme ormai da 8 mesi.
Anche dal Tamil Nadu
Accanto ad esse si aggiungeranno quelle in arrivo da altri distretti. Agli attuali 202 acri su cui si sviluppa il Bentala Leather Complex, Banerjee ne ha messi a disposizione altri 70 per gli ulteriori ampliamenti. Di questi, come riporta business-standard.com, il 60% sarà occupato da nuove concerie provenienti dall’Uttar Pradesh, un altro 35% da quelle del Bengala e un ulteriore 5% da quelle che oggi hanno attualmente sede nel Tamil Nadu. Complessivamente tra i nuovi spazi e quelli rimasti ancora liberi, il distretto accoglierà 187 nuove concerie rendendolo il maggiore per dimensioni in tutta l’Asia.
Nuove opportunità di lavoro
Attualmente nella regione del Bantala sono attive 385 concerie e 40 pelletterie mentre il parco industriale ospita già 20 unità produttive e 50 sono in fase di costruzione. In otto di esse sono già stati installati tutti i macchinari e si aspetta solo di avviare l’energia elettrica, mentre come riporta millenniumpost.in, al momento 220 concerie e 50 pelletterie sono in attesa del nulla osta da parte del West Bengal Pollution Control Board sul controllo degli effluenti. Complessivamente il governo stima che il nuovo distretto creerà qualcosa come 10.000 posti di lavoro. (art)