Una buona notizia dalla California. In via (per ora) temporanea, salta il divieto sul coccodrillo. In altre parole, come spiega una nota UNIC – Concerie Italiane, lo stop a “vendita e commercio di pelli (e prodotti in pelle) di coccodrillo e alligatore” è revocato. Il che, con i tempi che corrono, pare qualcosa di oggettivamente (quasi) incredibile. Ma cosa è successo?
Il divieto sul coccodrillo salta
A sancire la revoca temporea del divieto (imposto dal Codice Penale della California) è una “sentenza del Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale della California (la trovate cliccando qui). Data: 13 ottobre 2020. A vincere, dunque sono stati i querelanti, tra i quali spiccava la Commissione per la Pesca e la Fauna Selvatica della Louisiana. I quali hanno fatto ricorso richiamandosi, tra le altre cose, alla “clausola di supremazia”.
La clausola di supremazia
“Tale clausola – spiega UNIC – stabilisce che la Costituzione americana e le leggi federali emanate in virtù di essa, prevalgono su eventuali leggi statali in conflitto con la legislazione federale”. Così, “in questo caso il giudice ha riconosciuto la prevalenza della legge federale degli Stati Uniti in relazione alla tutela delle specie in via di estinzione (16 U.S. Code § 1535) sulla legge statale della California (California Penal Code).