Cautela e sicurezza portano PrimeAsia a traslocare “parte della sua attività conciaria cinese” in Vietnam. A causa della diffusione del Coronavirus, infatti, martedì 12 febbraio il gruppo cinese ha annunciato la misura precauzionale, spiegando che, comunque, tra i dipendenti locali non si è registrato alcun caso di infezione. Ma ha, per evitare qualsiasi rischio, chiesto loro di rimanere in quarantena presso i loro appartamenti.
Misura precauzionale
Lo stabilimento PrimeAsia in Vietnam, segnala il gruppo in una nota online, “è in piena attività e per questo parte dell’attività cinese sarà trasferita lì” trasferendo in questa sede produttiva “il personale cinese che deve rientrare al lavoro dopo i festeggiamenti del Capodanno e ha trascorso le ferie oltre i confini cinesi. Non prevediamo di arrivare alla piena produzione per alcune settimane – scrive PrimeAsia – ma siamo fiduciosi che, entro la settimana del 17 febbraio, saremo in grado di operare a circa l’80% della capacità con tutte le aree della conceria operative”. Il gruppo conciario segnala anche di aver stabilito protocolli per la sicurezza del personale. Per esempio: controlli regolari della temperatura e protezione con le mascherine, evitando “grandi raduni di persone e impedendo l’accesso ai visitatori”.
Nessun contagio
PrimaAsia spiega in una nota di aver “adottato misure immediate e aggressive per garantire che i dipendenti siano ben curati e sicuri“. Di tutti i dipendenti PrimeAsia, il 30% lavora nella sede principale di Dongguan. Tra questi, nessuno è risultato infetto da Coronavirus. L’azienda spiega, però, di essere rimasta in stretto contatto anche con il 75% dei restanti lavoratori impegnati tra la Cina e Taiwan. Anche tra questi il virus non si è manifestato.
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