Si è spento a Brescia, all’età di 82 anni, uno dei più noti tecnici conciari italiani: Bruno Cortese. Una lunghissima carriera, una grande esperienza e una profonda cultura della pelle ne hanno contraddistinto un percorso professionale di altissimo profilo.
Addio a Bruno Cortese
Cortese studiò chimica conciaria al Baldracco di Torino, per concludere la sua preparazione presso una facoltà universitaria di Scienze. Fu direttore di produzione presso la conceria solofrana Albatros per poi passare a lavorare per aziende chimiche, ultima delle quali fu Repico. La sua competenza lo portò, oltre che a collaborare con l’Università degli Studi Federico II di Napoli, a essere eletto presidente di AICC (Associazione Italiana Chimici del Cuoio). Come ricorda Biagio Siani, anch’egli past president AICC, “Bruno Cortese fu il primo a Solofra a interessarsi del problema ecologico, quando gli altri la parola ecologia non l’avevano neanche mai pronunciata”. Era “una persona di indiscussa competenza, mai sopra le righe, sempre gentile e pacato nelle sue funzioni e nelle sue decisioni”.
Una profonda cultura della pelle
Bruno Cortese (nella foto d’archivio, datata 2007) fu autore anche di una serie di ricerche culturali e storiche relative alla pelle. Nel 2012 curò, scrivendone la prefazione, la riedizione delle Lezioni di Tecnologia Conciaria e Materie Coloranti di Giacinto Baldracco pubblicate per la prima volta nel 1936. Realizzò anche alcuni studi sull’arte conciaria nell’antica Roma e a Pompei.