Nel Regno Unito ricorderanno a lungo l’ultimo quadrimestre del 2023 come tra i più duri per la pelle UK. A metà settembre è arrivata la parola fine alla storia di Pittards. Il gruppo inglese, entrato in estate in amministrazione controllata, ha chiuso le attività produttive e tagliato gli oltre 1.000 dipendenti (di cui circa secondo la stampa locale 135 in Inghilterra e 900 in Etiopia). Se non bastasse, a dicembre l’Università di Northampton ha deciso di “mettere in liquidazione” ICLT, il più importante istituto di formazione e ricerca per l’industria della pelle del Paese. È di questo che parliamo dalle pagine del n. 1 – 2024 del mensile La Conceria con Kerry Senior, direttore di Leather UK, nel servizio dal titolo “Il Regno Unito perde un simbolo e un baluardo”.
La difficile congiuntura della pelle UK
Ma non è solo di storie che arrivano all’ultimo capitolo che parliamo sul nostro mensile. Nello stesso servizio intervistiamo Alice V Robinson, giovane designer che ha fondato con Sara Grady la startup British Pasture Leather. Dalla loro viva voce ci facciamo raccontare il valore alla base dell’impresa: una pelle al 100% tracciabile da piccoli allevamenti eco-sostenibili.
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