Ci si aspetta che in Cina ripartano i mercati di pelle e carne

Ci si aspetta che in Cina ripartano i mercati di pelle e carne

Frontiere riaperte e stop alla politica zero Covid in concomitanza del Capodanno cinese (22 gennaio). Ora gli osservatori si aspettano che dalla ripresa della socialità derivino effetti positivi per i mercati di pelle e carne in Cina. Sono le prime caute considerazioni che si possono fare leggendo i report di The Sauer Report a proposito degli orizzonti 2023 della concia locale. Le aziende che lavorano per l’imbottito iniziano ad essere di nuovo più attive nel mercato delle materie grezze. Questo ha consolidato i prezzi dei pellami più diffusi. Di contro i conciatori che operano più nell’ambito calzaturiero al momento non sono attivi: sostengono che i nuovi ordini vanno a rilento e che ci sono scorte da smaltire.

 

 

A proposito dei mercati di pelle e carne

I tempi per riassortire saranno lunghi, dunque, ma la speranza degli operatori è non pagare prezzi più alti per le pelli grezze. La rilevazione finale del The Sauer Report è che i volumi di vendita delle pelli potrebbero aumentare, mentre i prezzi dovrebbero rimanere stabili. L’export cinese su questo fronte è aumentato di poco più del 10% nel 2022 rispetto al 2021. Ma l’economia cinese nel suo complesso è cresciuta solo del 3% nel 2022, in gran parte a causa della politica zero Covid.

Le importazioni

Altra dinamica da considerare a proposito del mercato cinese è l’aumento per il 2023 delle importazioni di carne rossa. Gli acquisti hanno dato segnali di ripresa già dagli ultimi mesi del 2022, in concomitanza con la ripresa delle attività alberghiere e di ristorazione. Secondo i calcoli del World Agricultural Supply and Demand Estimates (WASDE) l’import di Pechino ripartirà al netto degli stock di carne ancora presenti nelle celle frigorifere. La produzione globale di carne bovina nel 2022 è sostanzialmente invariata rispetto alle previsioni di ottobre, che erano di 59,2 milioni di tonnellate. WASDE valuta che i prezzi globali delle carcasse di manzo sono diminuiti nel 2022, ma non negli Stati Uniti. Tuttavia, i prezzi delle carcasse tra i principali esportatori sono ancora relativamente alti rispetto a prima della pandemia. Ciò suggerisce che le forniture saranno limitate e che i mercati chiave avranno una domanda stabile. WASDE prevede che Stati Uniti, Uruguay e Argentina avranno meno offerta disponibile per l’esportazione, e che Australia e Brasile guadagneranno quote di mercato. Anche in Cina. (aa)

Elaborazione fotografica da Shutterstock

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