Cina: la pelle italiana alla Global Apparel Conference di Humen

Cina: la pelle italiana alla Global Apparel Conference di Humen

Un’occasione di confronto, networking e promozione. Obiettivo primario: diffondere la conoscenza della qualità green e innovativa della pelle italiana e dell’industria che la produce. UNIC – Concerie Italiane, la scorsa settimana, è stata ospite della Global Apparel Conference 2024 svolta dal 20 al 22 novembre a Humen Town (Dongguan, Guangdong).

Global Apparel Conference

Ad organizzare l’evento è il China National Textile and Apparel Council. Titolo di questa edizione: Collaboration for a Win-Win Future. Nel cuore di un distretto produttivo orientato – in particolare – a una dimensione fashion di fascia media, Fulvia Bacchi, general manager di UNIC, ha portato la testimonianza della concia italiana all’interno del forum Green Innovation for a Sustainable Future.

 

 

Il ruolo del reshaping

“Questo forum ha fornito un’analisi approfondita del ruolo critico del reshaping nella ristrutturazione industriale e nel riallineamento strategico aziendale – spiegano gli organizzatori -. Il forum ha sottolineato la necessità del concetto di coesistenza per mantenere l’equilibrio ecologico, migliorare i benefici sociali e rafforzare la cooperazione internazionale”.

Il case history della pelle italiana

Calato in questo contesto, il case history della pelle italiana ha trovato terreno fertile nello stimolare l’interesse della platea. “Ci ha permesso, in particolare – spiega Bacchi – di mettere in evidenza come la conceria italiana abbia una visione green innovativa, orientata al miglioramento continuo delle proprie performance”.

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