Bene su base annua, ma non nel confronto con il mese precedente. Il settembre della concia brasiliana ci dice che il settore continua a vivere un buon periodo, almeno in termini di valore. Per ciò che riguarda i volumi di export, al contrario, i dati mostrano una sensibile contrazione rispetto allo stesso mese del 2020 e ad agosto 2021.
Il settembre della concia brasiliana
Secondo i dati SECEX (Secretariat of Foreign Trade) elaborati da CICB, a settembre il Brasile ha esportato pelli per 122,9 milioni di dollari. Il 3,8% in meno di quanto raccolto ad agosto (127,8 milioni). Tuttavia, su base annua l’incremento in termini di valore è del 46,9%: a settembre 2020 il fatturato estero valeva 83,7 milioni. Considerando il periodo gennaio-settembre, le esportazioni hanno raggiunto il valore di 1,05 miliardi di dollari, che significa +53,8% sul 2020 e +15,9% sul 2019.
Meno metri quadrati
In termini di valore, quindi, le vendite mostrano segnali positivi. Non si può dire lo stesso ragionando in superficie, dove spunta il segno meno. A settembre il Brasile ha venduto 13,4 milioni di metri quadrati di pelli. Erano 15,5 milioni ad agosto (-13,3%) e i 15,97 milioni di settembre 2020 (-16,1%). Tra gennaio e settembre, il Brasile ha venduto 133,2 milioni di metri quadri di materia prima, il 9,9% in più del 2020 ma il 4% in meno del 2019.
Il rapporto con l’Italia
Nei primi 9 mesi dell’anno, l’Italia ha acquistato 144,6 milioni di dollari di pelli dal Brasile. Ne aveva comprato per 103,6 milioni nel 2020 e 151,7 milioni del 2019. Parlando di superfici, le concerie brasiliane hanno spedito in Italia 19,8 milioni di metri quadri di materia prima. Nel 2020 erano stati 22,9 milioni di metri quadri e nel 2019 erano stati 27,2 milioni. (art)
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