Conceria Gi Since 1962 vince il ricorso contro le “bollette pazze”

Conceria Gi Since 1962 vince il ricorso contro la “bolletta pazza”

La bolletta diceva 234.800 euro, ma i consumi non superavano gli 83.000 euro. La conceria Gi Since 1962 di Castello D’Agogna (Pavia) ha deciso di andare davanti al giudice. Qualcosa non tornava nei conti che l’azienda di gestione del servizio idrico inviava loro da 4 anni. E in effetti così era. Lo ha stabilito il giudice Luciano Arcudi, che ha ridotto le bollette di 150.000 euro.

Bollette salatissime

Per quattro anni conceria Gi Since 1962 ha ricevuto da Pavia Acque bollette salatissime per l’utilizzo di acqua. Ma qualcosa, secondo i titolari dell’azienda, non tornava in quei conti. Come riporta laprovinciapavese.gelocal.it, tutto ha inizio con il conto per gli anni 2015 e 2016: totale 73.000 euro. Segue una bolletta da 161.800 euro per gli anni 2017 e 2018. Troppo secondo i titolari dell’azienda, che è anche dotata di un proprio impianto di depurazione. Cosi attraverso l’avvocato Luca Angeleri decidono di rivolgersi al Tribunale.

 

 

Gli accertamenti

Il giudice ha disposto una consulenza. Ne è emerso che Pavia Acque avrebbe applicato gli importi sulla base di parametri errati. Questo spiegherebbe le bollette così elevate. Sulla base di questo accertamento il giudice ha dato ragione alla conceria pavese. (art)

Immagine da Google Maps

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