L’associazione dei conciatori cinesi (China Leather Industry Association, CLIA) lamenta il crollo dei profitti nel 2012. “Dall’inizio della recessione statunitense nel 2008, l’esportazione dei prodotti in pelle è crollata e non si scorgono segnali di miglioramento nel 2013. Un nostro associato del Guangdong, Deng, titolare di una delle aziende primarie – prosegue la nota – annoverava profitti annui di 3 milioni di yuan (oltre 37 milioni di euro) a fronte dei 300 mila (meno di 4 mila mila euro) registrati l’anno scorso pur con lo stesso volume di produzione”. CLIA ricorda che aziende come Honggu, Apple e Goldenlion, pagavano i manifatturieri 70 yuan a borsa (8,65 euro), mentre adesso ne offrono 30 (3,70), “e poiché l’aumento dei costi si aggira sul 30-40%, i ricavi sono in calo del 40%. Solo un terzo delle industrie conciarie ha registrato profitti nel 2012”. (p.t.)
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