I lavoratori di Curtume CBR sono pronti allo sciopero della fame. Proseguono le incertezze per i circa 800 dipendenti della conceria di Nonogasta, in Argentina. L’impianto è fermo da 10 mesi e, tra notizie di possibili ripartenze, acquisizioni e smentite, la situazione rimane in equilibrio molto precario. Anche perché a breve il sostegno al reddito previsto per legge terminerà. In questo contesto i lavoratori stanno organizzando una serie di proteste. Per esempio: blocchi stradali, picchetto permanente e, se necessario, lo sciopero della fame.
Pronti allo sciopero della fame
“Siamo in una situazione complicata e di grande incertezza. Stiamo subendo un grande danno psicologico” afferma a fenix951.com.ar Dante Torres, uno dei portavoce dei lavoratori. La loro situazione, infatti, è ormai allo stremo. “Il governo ci sta dando un sostegno economico, ma sta finendo – continua Torres -. La società non fa investimenti, non abbiamo alcuna garanzia su nulla e anche il governo provinciale non fa la sua parte per coinvolgere possibili investitori”. Di fronte a tutto ciò, Torres ha spiegato che lui e i suoi colleghi stanno organizzando una serie di proteste che prevedono anche la possibilità di uno sciopero della fame.
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