Dean: “I 50 anni di attività, gli investimenti per i prossimi 50”

Dean: “I 50 anni di attività, gli investimenti per i prossimi 50”

Il prossimo capitolo della storia di Dean si sta scrivendo durante la 100esima edizione di Lineapelle (20-22 settembre, Fieramilano Rho). Qui Michele De Michele (nella foto, al centro), che dei primi 50 anni di attività della conceria di Arzano (Napoli) è stato protagonista, riceve i buyer e gli esponenti delle griffe. “Nei primi due giorni di manifestazione abbiamo già incontrato i clienti principali. I più interessati sono passati due volte – racconta –. Nel 2022 le grandi griffe del lusso sono cresciute. Malgrado le incertezze della congiuntura, siamo certi che lavorando in sinergia si possa continuare a crescere”.

L’impegno della famiglia

Michele De Michele è il figlio di Antonio, che nel 1972 ha fondato Dean, mettendo a frutto l’esperienza e le competenze maturate nelle realtà artigiane di Napoli. Oggi Michele guida a sua volta l’azienda con il figlio Antonio, terza generazione della famiglia in azienda. Insieme spingono la conceria, specializzata nella lavorazione della pelle d’agnello, a tenere il passo della modernità. “Siamo partiti con gli investimenti nel 2018, quando abbiamo rifatto la cabina elettrica e la sala termica – racconta Michele De Michele –, nel 2019 abbiamo comprato i nuovi impianti a spruzzo. Durante la pandemia, e nonostante la pandemia, abbiamo rinnovato i macchinari, puntando sul 4.0. Entro la fine del 2022 vogliamo completare l’ammodernamento dell’impianto di depurazione e l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Ogni anno destiniamo l’1,5% medio del fatturato a investimenti”.

 

 

I primi 50 anni di attività, i prossimi 50

Gli investimenti hanno consentito a Dean, che nei primi 5 mesi del 2022 ha già eguagliato il fatturato di tutto il 2021, di ottenere certificazioni ambientali (quelle ICEC, ad esempio). E di abbattere le emissioni in atmosfera, la produzione di rifiuti, il consumo di prodotti chimici (-38% rispetto alla media di settore europea), di acqua (-60% in 4 anni) e di energia (-10% in due anni). “È bene ricordare che quando l’alta moda vanta di praticare la sostenibilità – commenta Antonio De Michele –, lo fa grazie agli sforzi di noi fornitori”. La riduzione dei consumi torna comoda, oltretutto, oggi che c’è pressione sui costi e, quindi, sui prezzi. La risposta di Dean è di tipo sinergico, dicevamo. “Abbiamo riscontrato una disposizione all’ascolto da parte delle griffe – continua Antonio – che appena sei mesi fa non si vedeva”. “Sui prezzi non abbiamo voluto fare muro contro muro – conclude Michele –. Anzi, abbiamo adottato l’approccio inverso. Abbiamo cominciato col chiedere, diteci voi fin dove vi potete spingere. Da lì siamo partiti per le contrattazioni. C’è margine per trovarci d’accordo”.

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