Decreto Pelle, Gianni Russo: “Orgogliosi di questo traguardo”

Decreto Pelle, Gianni Russo: “Orgogliosi di questo traguardo”

“La determinazione con cui abbiamo perseguito questo traguardo ci rende particolarmente orgogliosi”. Perché l’approvazione di giovedì scorso, 28 maggio 2020, del Decreto Pelle da parte del Consiglio dei Ministri, non è solo “un risultato importantissimo”. Secondo Gianni Russo, presidente UNIC – Concerie Italiane e titolare della conceria Russo di Casandrino, rappresenta, finalmente, uno spartiacque legislativo nella cui necessità l’associazione italiana dei conciatori non ha mai smesso di credere. Perseguendolo con un impegno costante, continuo, “mai scoraggiata dai numerosi ostacoli incontrati dopo l’abrogazione della legge n. 8 del 2013, promossa dal senatore Cosimo Izzo”.

Orgogliosi di questo traguardo

“Il decreto legislativo sull’utilizzo dei termini pelle, cuoio e pelliccia è il risultato di un iter molto complesso – spiega Gianni Russo -. Già dal 2016 il testo della nuova legge era stato in gran parte condiviso e conforme a quello attuale. Però, è stato necessario promuovere 2 volte una delega legislativa, in seguito alla scadenza della legislatura”. In questo intervallo temporale, poi, sono cambiati ben 5 governi: Letta, Renzi, Gentiloni, Conte e Contebis. “Le complessità incontrate – spiega il presidente UNIC – e l’allungamento della tempistica, dunque, sono da imputare alla cronica brevità della permanenza dei governi. Il che ha costretto UNIC, ogni volta, a far ripartire da zero l’intero percorso di promozione e sostegno di questo decreto. Alla fine, però, la perseveranza e la determinazione della nostra associazione sono state premiate”.

Il profilo amministrativo

Per quanto riguarda il profilo amministrativo, “vanno elogiate – commenta Gianni Russo – la competenza, la trasparenza, l’attenzione e l’impegno delle strutture del Ministero dello Sviluppo Economico, che hanno sempre coinvolto, rispettato e ascoltato le istanze della filiera”. Non solo: “Nel nuovo testo è previsto anche un ruolo per SSIP, la Stazione Sperimentale Pelli, il cui presidente e la maggioranza degli amministratori sono designati dalla nostra associazione. A SSIP potranno essere affidate le analisi dei campioni oggetto di accertamento da parte delle Camere di Commercio”.

Difesa del settore e del consumatore

L’importanza del nuovo Decreto Pelle è ben chiara “per il settore conciario italiano e per tutta la filiera pelle. Ora – sottolinea il presidente UNIC – la legge tutela i nostri prodotti e il made in Italy. Soprattutto, dando un colpo netto al delicato tema della contraffazione, tutela il consumatore, che deve conoscere ed avere la consapevolezza di quello che sta acquistando. L’utilizzo improprio dei nostri termini ha costituito per troppo tempo ipotesi di concorrenza sleale. Adesso, grazie a questa legge, le autorità camerali, tramite la Guardia di Finanza, potranno reprimerla. UNIC sarà tempestiva non solo nel segnalare i casi sospetti alle Autorità, ma anche nel ricorrere direttamente all’attività giudiziaria per chiedere la cessazione di condotte ritenute sospette”.

Un segno di positività

“Questo risultato epocale – conclude Russo – arriva in un momento difficile, difficilissimo per l’economia della concia italiana e del Paese. Ma, proprio per questo dobbiamo considerarlo come un segnale di positività. Noi conciatori italiani abbiamo sempre saputo affrontare le crisi, dalle quali abbiamo sempre saputo uscire. Sarà così anche questa volta”.

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