Detroit: un manifesto PETA le spara a vanvera sulla pelle. USHSLA non ci sta e controbatte

Gli animalisti di PETA, dopo aver incassato il rifiuto delle città di Atlanta, Los Angeles, New Orleans hanno trovato una sponda nell’amministrazione di Detroit che gli ha permesso di affiggere nei pressi di una strada ad alta percorrenza un manifesto in cui, per rafforzare un’immagine definita da molti consumatori e cittadini “sgradevole” (giudicatela voi: la vedete nella foto, compare la cantante Dawn Richard alla quale viene strappata la pelle), hanno lanciato lo slogan Leather is a rip-off, accusando concerie e produttori di accessori e arredi in pelle di utilizzare un materiale per il quale i bovini vengono appositamente allevati. Come al solito, anzi di più, le hanno sparate a vanvera, imponendo a USHSLA, US Hide Skin and Leather Association, di mettere le cose in chiaro. Stephen Sothmann (presidente dell’associazione USA), ha infatti scritto ai giornalisti di Detroit che hanno dato copertura alla campagna PETA: “Mentre il cartellone pubblicitario è destinato a sconvolgere i consumatori, il suo messaggio sottostante è semplicemente errato. Le pelli sono sottoprodotti dell’industria della carne che sono stati recuperati e trasformati dopo che gli animali sono stati allevati e trattati correttamente sotto la supervisione degli ispettori governativi”. Nei giorni seguenti all’avvio della campagna, il 16 ottobre scorso, USHSLA ha ottenuto che uno dei tre media che ne avevano scritto pubblicasse una rettifica.

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