La notizia arriva dalla newsletter di LHCA, l’associazione dei trader e dei conciatori statunitensi, sotto forma di indiscrezione. Già da tempo le autorità cinesi chiedono garanzie anti-CRV a chi importa nel Paese generi alimentari. Pretendono, insomma, di ottenere documenti che certifichino il fatto che né la merce né la filiera di provenienza siano contaminate dal Coronavirus. La misura, ora, sarebbe estesa alla materia prima conciaria e alle pelli finite.
I cinesi chiedono garanzie anti-CRV
“Ci risulta che l’Agenzia cinese delle Dogane chiede anche a chi importa pelli grezze e finite dagli States – riporta LHCA – che la merce sia accompagnata dall’assicurazione che sia Covid-free”. Non solo. Le dogane cinesi pretendono che sia dimostrato che i materiali “provengono da stabilimenti dove al momento della produzione non c’erano operai positivi e che, tra le altre cose, lo stesso packaging sia sicuro”.
In un quadro di tensioni
La vicenda si inserisce in un più ampio quadro di tensioni tra i due partner. USA e Cina, come è noto, si fronteggiano sin dall’insediamento dell’amministrazione Trump nella cosiddetta Trade War. Secondo LHCA, il governo statunitense invita gli operatori a non accludere alle spedizioni nessuno dei documenti richiesti sul Covid. Molte imprese, però, per evitare contestazioni in fase di sdoganamento, si adeguano alle richieste della Repubblica Popolare.
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