Fonti di stampa locali la definiscono, con enfasi quasi letteraria, “environmental crackdown”. Tradotto: “repressione ambientale”. Trattasi, come spiega sul portale che fa riferimento alla fiera di Hong Kong APLF il presidente onorario di CLIA (China Leather Industry Association), Su Chaoying, del fatto che “i distretti conciari di Wuji e Xinji stanno affrontando un secondo ciclo di controlli ambientali che porterà a ulteriori chiusure di concerie inquinanti”.
Tratto da La Conceria 27/2018 – CLICCA QUI PER SCOPRIRE TUTTI I CONTENUTI
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