Esenzioni sull’import e nuovi dazi sull’export: al Kenya il protezionismo piace (ma non pare funzioni)

Al governo kenyota il protezionismo non basta mai. Durante la presentazione del piano di sviluppo 2017-2022 per il cluster della pelle funzionari di Nairobi hanno spiegato che, dalla metà del 2018, potrebbe essere approvata un’esenzione fiscale sull’import di pelli grezze e semilavorate. Di converso, mentre studia il modo per finanziare la misura, il governo valuta l’idea di inasprire il già alto dazio (80% sul valore nominale) sull’export di materia prima conciaria. L’obiettivo è favorire l’intera filiera. Sostenere la concia nazionale è la premessa per far crescere la scarpa nazionale, dicono, quando la bilancia commerciale del Paese pende a favore delle importazioni. A darne notizia è the Sauer Report. Che registra anche come, malgrado lo sforzo, la concia kenyota soffra comunque un periodo di rallentamento di mercato: per le bovine si registra una crescita di interesse dall’India, mentre per le ovine c’è stato un buon flusso dalla Cina, che sembra già in via di rientro.

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