Sei mesi a spron battuto per la filiera francese della pelle. CNC (Conseil National du Cuir) ha diffuso i dati relativi alle esportazioni di materia prima, pelle finita e prodotti finiti per il primo semestre 2021. Numeri positivi tranne qualche sporadica eccezione. Per esempio, le vendite all’estero di pelli di rettile o di piccola pelletteria.
Sei mesi a spron battuto
Il confronto è sul primo semestre 2020 dell’anno scorso. Tra gennaio e giugno 2021 la Francia ha esportato materia prima grezza per 117,7 milioni di euro contro i 78,5 milioni dell’anno scorso (+50%). La vendita di pelli bovine ha portato a incassare 79,8 milioni, vale a dire il 75% in più. Quelle di vitello hanno fatturato 18,1 milioni di euro (+15%), le ovine 8,7 milioni (+53%) mentre quelle di rettile sono scese da 9,7 a 9,4 milioni (-3%). La pelle conciata è arrivata a 109,9 milioni di euro, il 20% in più del primo semestre 2020.
Calzature e accessori
Nei primi 6 mesi dell’anno le aziende francesi di calzature hanno incassato 1,88 miliardi di euro contro gli 1,48 miliardi del 2020 (+28%). Nel campo della pelletteria, le borse avanzano del 44% da 3,26 miliardi di euro a 4,71 miliardi. Gli incassi della piccola pelletteria calano invece del 5%, da 667,9 milioni di euro a 634,3.
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